martedì 15 settembre 2009

AUMENTANO LE REGISTRAZIONI DI OSSERVAZIONI TLE IN ITALIA

Grazie soprattutto al network Italian Meteor and TLE Network, IMTN, continua il trend positivo delle registrazioni di osservazioni di TLE, Transient Luminous Events.
Dai 4 eventi registrati nel 2007 siamo ai 14 SPRITE già catalogati in questo 2009 . Osservazioni alle quali presto si sommeranno quelle che stanno giungendo in questi giorni e di cui daremo un veloce elenco rimandando ad un report più esaustivo nei prossimi giorni.
E' merito delle postazioni IMTN, infatti, se si è allargata la copertura della volta celeste sottoposta al monitoraggio automatico delle telecamere digitali. Oggi il complessivo FOV (Field Of View) di riferimento IMTN copre gran parte dell'Italia del Nord e una discreta parte di quella centrale. Situazione in evoluzione poiché nei prossimi mesi altre stazioni si affiancheranno a quelle esistenti.
Meteore, bolidi (e perché no supebolidi) e TLE sono i target primari di questa rete e gli obiettivi da raggiungere sono quelli dell'astronomia meteorica e della fisica atmosferica e fenomeni ionosferici per i TLE.

Queste le ultime osservazioni TLE

SOSO Medicina (BO) 5 osservazioni

Medicina (BO) 13 settembre ore 21:53 UTC
video

Medicina (BO) 13 settembre ore 22:46 UTC
video

Medicina (BO) 13 settembre ore 23:03 UTC
video
Le altre due registrazioni SOSO sono di qualità troppo bassa per essere pubblicate

**********
SARM_BR Lugano, Svizzera 7 osservazioni

Postazione gestita da Ivaldo Cervini

Lugano 14 settembre ore 03:45 UTC
video camera 1
video camera 2

Lugano 14 settembre ore 03:58 UTC
video camera 2

Lugano 14 settembre ore 04:00 UTC
video camera 1
video camera 2

Lugano 14 settembre ore 04:04 UTC
video camera 1

Lugano 14 settembre ore 04:06 UTC
video camera 1
video camera 2

Lugano 14 settembre ore 04:09 UTC
video camera 1
video camera 2

Lugano 14 settembre ore 04:12 UTC
video camera 1
video camera 2

copyright delle immagini SARM_BR Lugano, © 2009 Ivaldo Cervini
copyright delle immagini SOSO, © 2009 CIPH-SOSO

si ringrazia per la collaborazione Ivaldo Cervini




domenica 13 settembre 2009

SPRITE DEL 5 SETTEMBRE 2009

A due anni dalle prime registrazioni di sprites dall'Italia, alle 03h06m33s UT (05h06m33s ora legale) del 05 settembre 2009 la stazione automatica di ripresa SOSO, attualmente installata sperimentalmente nella struttura dell'Hessdalen Research Association (HeRA) collocata temporaneamente a Medicina (BO) nell'ambito della collaborazione italo-norvegese del Comitato Italiano per il Progetto Hessdalen (CIPH), ha ripreso un cluster di sprites ai limiti inferiori dell'area inquadrata.

(Copyright CIPH 2009)

In assenza di rilevanti fenomeni precipitativi nell'area interessata, probabilmente il fenomeno registrato è legato a qualche isolata attività elettrica sull'Italia nord-orientale.

domenica 6 settembre 2009

DUE ANNI TRA GLI SPRITE



Il primo TLE ripreso dallo Smart Optical Sensors Observatory

Nella notte tra il 4 e il 5 settembre 2007, la postazione automatica, solo da qualche mese operativa a Idice di S.Lazzaro di Savena (Bologna), Smart Optical Sensors Observatory del Comitato Italiano per il Progetto Hessdalen (CIPH) riprendeva per la prima volta dal territorio italiano un TLE (Transient Luminous Events). Dodici eventi Red SPRITE, ovvero "Stratospheric/Mesospheric Perturbations Resulting [from] Intense Thunderstorm Electrification" dalle 01 alle 04 (ora locale) di quella notte erano il risultato documentato dell'incontro di due attività temporalesche sull'Adriatico.

Da quel giorno i nostri strumenti, hanno catturato 47 eventi, più o meno complessi. Su questo blog trovate vari report e sul sito WEB del CIPH-SOSO le annate osservative 2007, 2008 e 2009. E da allora, grazie alla pubblicazione, anche se solo particolarmente su internet, dei dati, sono aumentati i punti di osservazione. Come pure sono aumentate le occasioni d'informazione scientifca (articoli su riviste di divulgazione, seminari universitari, ecc., su questa fenomenologia realizzate in, e con, la collaborazione e di Enrico Arnone (EUROSPRITE).
Oggi possiamo contare per la caccia a questi veloci e imprevedibili eventi, su ulteriori sette postazioni fisse che operano come Italian Meteor and TLE Network (IMTN), quattro delle quali in questi due anni hanno contribuito ad incrementare le osservazioni di TLE dall'Italia con oltre altre 100 registrazioni, due di queste concomitanti e che hanno quindi permesso di effettuare una triangolazione dell'evento registrato.
Il network, inoltre ha favorito l'implementazione, grazie l'associata ITA.TOR di software di analisi, ma anche una maggior diffusione dell'interesse sull'argomento. E', grazie a questo aumentato interesse e attenzione, che pochi giorni fa si è verificato l'emergere di una osservazione SPRITE dal materiale registrato in occasione delle osservazioni strumentali dello sciame meteorico delle Perseidi, ad opera della postazione di Scorzè (Venezia, Enrico Stomeo) della sezione Meteore dell'Unione Astrofili Italiani (UAI).

Sul sito WEB del CIPH-SOSO, oltre che su questo blog e su quello IMTN sono pubblicate le informazioni sulla maggior parte di queste osservazioni.

Il CIPH sta ulteriormente aggiornando la bibliografia sui TLE, come parte della più ampia Bibliografia Internazionale sui Fenomeni Luminosi Transitori in Atmosfera e creando anche un elenco della Bibliografia TLE/ON-LINE, ovvero di link verso fonti disponibili in rete.


giovedì 3 settembre 2009

SEMINARIO A BOLOGNA SUI TRANSIENT LUMINOUS EVENTS


Si è tenuto il 3 settembre, presso il Dipartimento Chimica Fisica e Inorganica dell'Università di Bologna, organizzato da Enrico Arnone (EUROSPRITE) il seminario di Fernanda Sao Sabbas dell'ente brasiliano INPE (Instituto Nacional de Pesquisas Espaciais, Istituto Nazionale per la Ricerca Spaziale) dal titolo "DEELUMINOS project and Future of Transient Luminous Events Research in South America" [DEELUMINOS acronimo di Deposition of Electromagnetic Energy in the Upper Atmosphere Signalized by Sprites and Other Luminous Effects].


Questo l'abstract presentato:

Sprites are one of the optical manifestations of electrical energy deposition in the mesosphere by lightning activity in the troposphere. They were serendipitously discovered in 1989 and are now known to be mesospheric/D-region events associated with positive cloud-to-ground lightning flashes. Sprites are brief (<> structures extending from 50-90 km altitude, with lateral dimensions of 5-30 km. They are predominantly red in color; the predominant emissions are from the first positive bands of N2. They have been usually observed above large thunderstorm systems in association with positive cloud-to-ground (+CG) lightning. Observations obtained from the Space Shuttle, and during ground and aircraft campaigns conducted in the U.S., Peru, Central America, Australia, Japan, Europe, Taiwan, and Brazil have confirmed the global aspect these phenomena. The discovery of sprites initiated a new research area that addresses the electrical coupling of atmospheric layers, from the troposphere to the magnetosphere. A few years afterwards, new lightning induced optical phenomena were observed in the upper atmosphere and received the generic name of Transient Luminous Events, or TLEs. More recently, satellite observations have shown that thunderstorms are also regular producers of gamma ray burst with energies up to MeV, named Terrestrial Gamma Ray Flashes, TGFs, and also Neutral Flashes. This paper will review the current status of TLE research in South America, discussing all the ground-based and airborne observations performed in this continent up to date. It will focus on the results of the field campaigns performed in Brazil and on the characteristics of the TLE generating convective systems and on the meteorological scenario under which these systems developed. The scope of DEELUMINOS project, currently the only one supporting this research in Brazil, and the future perspectives of this new research area, both in Brazil and South America, will also be presented.


giovedì 27 agosto 2009

CINQUE EVENTI SPRITE ITALIANI NELLA PRIMA QUINDICINA D'AGOSTO

Post nuovamente aggiornato il 30 agosto 2009

In un periodo normalmente associato all'osservazione, anche strumentale, dello sciame meteorico delle Perseidi, cinque diversi eventi luminosi transienti (di tipo sprites) sono stati registrati fra il 10 e il 14 agosto 2009 da stazioni automatiche di ripresa localizzate in Italia settentrionale.

Il 10 agosto alle 02h38m51s UT (04h38m51s ora legale) la stazione automatica per lo studio delle meteore sviluppata e gestita da Enrico Stomeo (Unione Astrofili Italiani, Sezione meteore) a Scorzè (VE), equipaggiata con una Mintron con un obiettivo 3,8 mm e software di ricognizione MetRec, ha catturato un bel cluster di column e carrot sprites.

(Copyright Enrico Stomeo/UAI, 2009)

L'evento luminoso transiente era associato ad un sistema precipitante che le immagini satellitari mostrano attivo sull'Italia settentrionale.


(NOAA 17, 10 agosto 2009, 02h17m UT. Immagine nel canale 10,8 μm. Copyright NERC Satellite Receiving Station, Dundee University, Dundee, UK, 2009)

Quasi ventidue ore dopo, nelle prime ore dell'11 agosto, precisamente alle 00h33m46s UT (02h33m46s ora legale), è stata invece la stazione automatica gestita da Ferruccio Zanotti (Gruppo Astrofili Columbia/IMTN) a Ferrara a riprendere (video) un altro cluster di sprites (visibile nei due frames nell'angolo superiore sinistro).


(Copyright Ferruccio Zanotti, 2009)

L'evento era in questo caso associato a sistemi temporaleschi sull'altro lato dell'Adriatico, che avevano prodotto, qualche ora prima, ampie fulminazioni sul Golfo di Trieste (si vedano le splendide immagini di Marko Korošec)

(Met-9, 11 agosto 2009, 00.00 UT. Immagine nel canale 10,8 μm. Copyright 2009 EUMETSAT)

Nella notte fra il 13 e il 14 agosto, individuata un'area temporalesca verso nord, fuori campo per la stazione fissa, Ferruccio Zanotti ne ha attivato una mobile, equipaggiata con una Mintron con obiettivo 4 mm e software di ricognizione UfoCapture.

(Immagini radar meteorologico Monte Grande, range 128 km, 13 agosto 2009, 21h30m-21h50m UT. Copyright CMT-ARPAV, 2009)

(Met-9, 13 agosto 2009, 21h30m UT. Immagine nel canale 10,8 μm + scariche ultimi 15 minuti. Copyright per l'immagine Met-9, 2009 EUMETSAT; elaborazione Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica - Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare)

Con quella ha ripreso due diversi eventi sprites alle 21h32m10s (video) e alle 21h42m58s UT (video) (23h32m10s e 23h42m58s ora legale). La stella appena sopra i fenomeni è α Ursae Minoris (stella polare).

(Copyright Ferruccio Zanotti, 2009)

(Copyright Ferruccio Zanotti, 2009)

Infine, quasi all'alba del 14 agosto, la videocamera, traslata verso Ovest e verso lo zenit rispetto alle precedenti riprese, ha registrato un altro cluster di sprite, quasi puntiforme, alle 02h54m44s UT (04h54m44s ora legale) (video).

(Copyright Ferruccio Zanotti, 2009)

(Immagini radar meteorologico Monte Grande, range 128 km, 14 agosto 2009, 02h50m-03h00m UT; copyright CMT-ARPAV, 2009)

(Met-9, 14 agosto 2009, 02h45 UT. Immagine nel canale 10,8 μm + scariche ultimi 15 minuti. Copyright per l'immagine Met-9, 2009 EUMETSAT; elaborazione Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica - Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare)

(Si ringrazia Enrico Stomeo - cui vanno i complimenti per la sua prima cattura ufficiale - e Ferruccio Zanotti per avere qui consentito la pubblicazione delle osservazioni effettuate dalle loro stazioni; Roberto Gaianigo per l'importantissimo aiuto nel reperimento delle immagini radar e delle fulminazioni della notte fra il 13 e il 14 agosto 2009; si pubblicano le immagini da radar meteorologico in seguito ad un precedente contatto con il dr. Gabriele Formentini (Centro Meteorologico di Teolo (PD) dell'Agenzia Regionale per la Prevenzione e protezione Ambientale del Veneto, CMT/ARPAV): si coglie qui l'occasione per sentitamente ringraziare lui e ARPAV).

martedì 18 agosto 2009

SPRITES DEL 10 LUGLIO 2009

Post aggiornato il 19 agosto 2009

Due stazioni automatiche di ripresa italiane hanno catturato due diversi eventi sprites nella tarda serata del 10 luglio u.s., quando una serie di temporali, anche grandigeni, si stavano spostando dalla penisola italiana all'area balcanica.

(Met-9, 10 luglio 2009, 21.00 UT. Immagine nel canale 10,8 μm a colori. Copyright 2009 EUMETSAT)


(Met-9, 10 luglio 2009, 22.00 UT. Immagine nel canale 10,8 μm a colori. Copyright 2009 EUMETSAT)

Alle 21h30m03s UT (23h30m03s ora legale italiana) la stazione IMTN di Ferrara, gestita da Ferruccio Zanotti, ha ripreso (video) in direzione della Croazia un cluster di sprites, al di sopra del disco lunare.


(Copyright Ferruccio Zanotti, 2009)

Alle 21h53m32s UT (23h53m32s ora legale italiana), invece, la stazione IMTN/ITA.TOR. gestita da Diego Valeri in provincia di Rieti ha ripreso un altro cluster di column sprites fra E e ESE, ad un'altezza angolare fra 30 e 40°.

(Copyright Diego Valeri, 2009)

(Si ringrazia Diego Valeri e Ferruccio Zanotti per aver comunicato le osservazioni al CIPH e all'Italian Meteor and TLE Network)

domenica 2 agosto 2009

AGOSTO 2009: ITALIAN METEOR AND TLE NETWORK

A sinistra, la sistemazione aggiornata ad inizio agosto della rete automatica di videocamere operative dell'Italian Meteor and TLE Network
Mentre il forum relativo conta ormai 45 membri registrati con uno scambio in meno di otto mesi di oltre 1470 messaggi, va sottolineato che oltre 360 meteore sono state triangolate in questi ultimi mesi, permettendo così verifiche su sciami meteorici e loro andamento.
Oltre a ciò, IMTN si sta sempre più posizionando come importante rete di registrazione di TLE, Transient Luminous Events, in Europa e nel mondo avendo non solo catturato numerosi SPRITE (Stratospheric/Mesospheric Perturbations Resulting [from] Intense Thunderstorm Electrification) ma messo anche a punto (grazie a ITA.TOR, di Diego Valeri, gruppo del network IMTN) software specifico per il calcolo di diversi parametri degli eventi di questo genere, programmi utilizzati già per triangolare uno di tali rari fenomeni dell'alta atmosfera, registrato grazie alle stazioni IMTN di Ferrara e di Bologna


venerdì 31 luglio 2009

STAZIONI SPERIMENTALI PER IL MONITORAGGIO EM IN BANDA VLF

Sono pienamente attive due stazioni radio di monitoraggio EM nella banda VLF.
Tutte e due collocate sull'appennino tosco emiliano.
La prima installata su Monte del Giogo, nel comune di Comano (MS) nella ex base NATO "ACE High Network" dall'INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) RM2 in collaborazione con l'associazione radiantistica ARI, sezione di Parma; la seconda nel comune di Fivizzano (MS) nella frazione di Sassalbo, installata sempre dall'INGV-RM2, Parco Appennino e associazione "Vivi Sassalbo"




Complimenti ad Adriano Nardi e Iacopo Nicolosi
Collaborazione Progetto Sassalbo


lunedì 27 luglio 2009

SPRITE DEL 24 LUGLIO 2009 DA MEDICINA (BO)

La sera del 24 luglio 2009, l'alta Italia settentrionale è stata interessata da fenomeni temporaleschi anche violenti e grandigeni.


(Met-9, 24 luglio 2009, 22h00m UT. Immagine nel canale 3.9 µm su fondo a colori. Copyright 2009 EUMETSAT)

In tale contesto meteorologico, la nuova stazione automatica di ripresa SOSO, in fase di configurazione iniziale ed attualmente installata sperimentalmente nella struttura dell'Hessdalen Research Association (HeRA) collocata temporaneamente a Medicina (BO) nell'ambito della collaborazione italo-norvegese del Comitato Italiano per il Progetto Hessdalen (CIPH), ha catturato alle ore 22h08m34s il suo primo evento sprite, quando i fenomeni temporaleschi erano attivi sull'Italia nord-orientale, all'interno del field-of-view della telecamera, scelto, su suggerimento di Enrico Arnone (Eurosprite) in quanto corrispondente ad un'area nella quale sono stati documentati, durante le campagne europee, un numero significativo di transient luminous events.

(field-of-view provvisorio della stazione. Elaborazione di Massimo Silvestri/CIPH su base Ufocapture)

L'evento registrato è un cluster di sprites ai limiti dell'area inquadrata, come è possibile osservare nel frame sottostante.

(Copyright CIPH 2009)

venerdì 17 luglio 2009

BOLIDI DI META' LUGLIO

Dal punto sperimentale della postazione provvisoria di Medicina (BO) del container [shelter] di HeRA (Hessdalen Research Association) equipaggiato con un sistema SOSO (Smart Optical Sensors Observatory), in via di completamento dell'installazione, durante i primi test di puntamento e funzionamento in automatico...

Erling Strand, Project Hessdalen
e lo shelter HeRA SOSO


ha registrato il passaggio di due bolidi. Il primo, il 15 luglio alle 23.43 (ora locale), ed il secondo, notevole per luminosità, il giorno 17 luglio, alle 02.46 (ora locale)

Bolide del 17 luglio. a destra la Luna

Molte le segnalazioni e le osservazioni sia strumentali che oculari raccolte da UAI (Unione Astrofili Italiani, sezione Meteore) e anche dalla nostra Italian Meteor and TLE Network (IMTN) che non mancheranno di dar vita a dettagliati report e analisi.

si ringraziano per la collaborazione Stelio Montebugnoli e Jader Monari

mercoledì 1 luglio 2009

FOTOGRAFIA A COLORI DI SPRITE SULL'AUSTRIA

L'astrofila ungherese Mónika Landy-Gyebnár, intenta a riprendere fotograficamente nubi nottilucenti la notte del 19 giugno, ha scattato alcune immagini di una turbolenza temporalesca in distanza, direzione Austria. In un secondo tempo, all'esame delle immagini, ha potuto rilevare la presenza di SPRITE.

Interessanti sono i dati tecnici di ripresa. Pellicola, ISO400 (quindi non rapidissima); la fotocamera una Konica-Minolta Dynax 5D DSLR; l'obiettivo: Sigma 20 millimetri, F1.8.
Il valore F al momento dello scatto era F2,8 e il tempo di posa 13 secondi.

Fonte con dettagli e immagini: EUROSPRITE
http://eurosprite.blogspot.com/

Versione in ungherese
http://hirek.csillagaszat.hu/a_het_csillagaszati_kepe/20090628-hetkepe.html

Credit: József Bór (EUROSPRITE)

lunedì 22 giugno 2009

FIREBALL & SPRITE

La postazione video IMTN (Italian Meteor and TLE Network) gestita da Ferruccio Zanotti, di Ferrara, il 20 Giugno alle 21:10 UT ( 23:10 ora locale ), ha registrato un importante bolide i cui lampi finali probabilmente sono arrivati alla magnitudine -20


Chi dovesse averlo osservato può inserire sul sito IMTN commenti, impressioni o eventuali riprese video-cine-fotografiche.
Qui il filmato IMTN

In particolare sarebbero utili stime di luminosità, luogo d'osservazione, durata, colore, caratteristiche varie, frammentazioni, ecc... Sarebbero graditi anche disegni, schizzi dell'evento e della volta celeste al momento del fenomeno

Durante l'evento bolidare, sono stare registrate anche alcune formazioni SPRITE, ed un report preliminare è visibile qui

Aggiornamento del 24 giugno.
Ferruccio Zanotti ha stilato un report pubblicato sull'Italian Meteor and TLE Network. Nuovi filmati dalla stazione di Ferrara il 20 giugno e del giorno seguente.


La stazione SOSO di Idice non aveva al momento dell'evento bolidare idonee condizione di visibilità, ma ha comunque potuto registrare i flash luminosi finali

martedì 16 giugno 2009

TLE: REPORT SU AGU CHAPMAN CONFERENCE

Dal 10 al 14 maggio scorso si è svolto in Pennsylvania, USA, l' AGU Chapman Conference on Effects of Thunderstorms and Lightning in the Upper Atmosphere
Tra i relatori l'italiano Enrico Arnone (EUROSPRITE) che ci ha inviato un suo report, scaribile qui.
Nella stessa pagina il link verso il programma della Conferenza che contiene anche gli abstract degli interventi.

Ringraziamo Enrico Arnone per la collaborazione



lunedì 15 giugno 2009

OLTRE 50 SPRITES NELLA NOTTE FRA IL 27 E IL 28 MAGGIO

Nella notte fra il 27 e il 28 maggio 2009 sull'Adriatico settentrionale era presente un'area temporalesca in spostamento verso i Balcani.

Animazione MET9
(Met-9, 27-28 maggio 2009, 21h00m UT/03h00m UT. Immagine nel canale 10,8 μm a colori. Copyright 2009 EUMETSAT)

Animazione densità fulmini
(Densità delle scariche rilevate dal network Blitzortung.org fra le 21h00m e le 03h00m UT del 27/28 maggio 2009. Copyright 2009 www.blitzortung.org)

La localizzazione era ideale per la stazione automatica di ripresa di Ferrara dell'Italian Meteor and TLE Network, gestita da Ferruccio Zanotti. Il sistema di cattura è stato attivato per oltre 5o volte fra le 21h10m del 27 maggio e le 02h18m UT del 28 maggio. Il numero di sprites totali raccolti non è stato ancora determinato, ma nel mentre è possibile avere un'idea di quanto avvenuto quella notte attraverso il filmato "somma" prodotto da Zanotti (purtroppo, a causa di un temporaneo problema nel setup della strumentazione, le immagini presentano una fortissima sfocatura).

Da notare il fatto che alle 22h41m23s il sistema ha anche ripreso un bolide di Mv=-5.

Purtroppo non risultano registrazioni dall'altro lato dell'Adriatico, dove lo scorso 22 novembre, nel corso della ricca stagione autunnale sull'area adriatica, due stazioni del Croatian Meteor Network (CMN) erano invece riuscite a documentare alcuni sprites.

(Si ringrazia Ferruccio Zanotti per aver comunicato le osservazioni al CIPH e all'Italian Meteor and TLE Network)

sabato 13 giugno 2009

BOLIDI E METEORE SULL'ITALIA MERIDIONALE

Le molteplici segnalazioni provenienti da una larga fascia delle regioni meridionali il 12 giugno alle ore locali 20.25, inducono a ritenere sia entrato in atmosfera un meteoroide che ha originato un luminoso bolide frammentatosi quasi immediatamente provocando numerosi altri oggetti luminosi.

Questo ha indotto la Sezione Meteore dell'Unione Astrofili Italiani, ad un appello agli osservatori a compilare una scheda scaricabile nel sito http://meteore.uai.it/bolidi.htm e rispedirla all'UAI.

Ricordiamo inoltre che è possibile comunicare informazioni all' Italian Meteor and TLE Network, il forum particolarmente dedito alle osservazioni strumentali ma interessato anche alle osservazioni oculari e alle possibili documentazioni video-fotografiche.

lo staff di CIPH-SOSO NEWS

venerdì 12 giugno 2009

10 GIUGNO 2009: SPRITE OSSERVATI DALL'UNGHERIA

Da Sopron, Ungheria, József Bór (EUROSPRITE) segnala la registrazione di numerosi TLE il 10 giugno scorso.
Vi è stato un forte sistema temporalesco sopra la Romania che ha prodotto eventi SPRITE (Stratospheric/Mesospheric Perturbations Resulting [from] Intense Thunderstorm Electrification) per tutta la notte. Il sistema di cattura e videoregistrazione automatica è stato attivato 111 volte nel corso della notte, partendo dalle 21:02 UTC. Ancora non è stato completato il conteggio dei singoli eventi.
Sul sito EUROSPRITE documenti fotografici e l'augurio di ripetere osservazioni anche nelle prossime nottate, vista la previsione di temporali su vaste zone dell'Europa orientale.

Il ricercatore ungherese informa inoltre sulla assemblea IAGA che si svolgerà a Sopron il prossimo agosto, dove si terrà anche una ricca sessione sui Transient Luminous Events


mercoledì 10 giugno 2009

SPRITE & .... UFO

Sulle pagine del Corriere della Sera di SCIENZE di martedì 9 giugno, Giovanni Caprara, responsabile della redazione scientifica del quotidiano nazionale, pubblica un articolo dal titolo: "Formazioni luminose nei cieli d’Europa: si tratta degli «Sprites». Assomigliano a nubi luminose e talvolta vengono scambiati per UFO".
L'articolo, probabilmente inspirato da quanto pubblicato il 7 giugno sul sito Spaceweather.com sotto al titolo "strani fulmini", è dedicato agli SPRITE (
Stratospheric/Mesospheric Perturbations Resulting [from] Intense Thunderstorm Electrification), meglio ancora alla famiglia dei TLE (Transient Luminous Events), ai quali va da tempo il nostro interesse di osservatori, e con particolare riferimento all'impegno di ricerca di Oscar van der Velde, il ricercatore olandese che vive e lavora in Spagna e che con vari colleghi internazionali si occupa da qualche tempo di questi fenomeni dell'alta atmosfera e fa parte di EUROSPRITE.

Anche se l'accostamento del termine SPRITE a quello degli Oggetti Volanti non Identificati (UFO) risulta scomodo e onestamente troppo forzato, a chi si occupa di osservare e studiare gli SPRITE poiché di UFO se ne parla da sessant'anni ma se ne sparla da almeno tre decenni, e risulta un argomento fortemente degradato da un notevole apporto di "ricerche" che spesso poco o nulla hanno a che fare con le basi scientifiche e metodologiche necessarie a compiere ricerca... Ci pare quindi evidente che Caprara tenti di mettere una giusta separazione tra i due argomenti.
Vogliamo qui appoggiare questo suo tentativo ricordando che con tempi di vita di 1 ms, gli SPRITE non hanno grandi chance di essere osservati ocularmente... e scambiati per UFO. E viceversa.

martedì 9 giugno 2009

NUOVO VOLUME SU TERREMOTI APPENNINICI

Marcello Poggi ha dato alle stampe un volume dedicato all'attività sismica intitolato I TERREMOTI DEL NOSTRO APPENNINO. L'Autore lo ha voluto dedicare alla memoria di Mario Baratta (*), sismologo e geografo che a cavallo del XIX e XX secolo svolse una importante attività non solo in campo accademico (alla prestigiosa università di Pavia, dove fu professore di geografia, dal 1911 al 1935) ma anche della "ricerca sul campo" con un particolare interesse per la ricerca storica sui terremoti tanto da essere considerato uno dei fondatori della Sismologia Storica. E, oltre alla dedica, Poggi evidentemente abbraccia questo interesse dedicando una ricostruzione storica dei sismi nel triangolo incuneato tra Piemonte, Liguria e alta Emilia. Non dimenticandosi, però, di essere soprattutto impegnato nel campo professionale della divulgazione.
Laureato in Scienze Ambientali, con master in Meteorologia, l'Autore suggerisce, in pagine leggibilissime, un approfondimento per ogni argomento affrontato fornendo così le indispensabili basi per seguire al meglio l'esposizione dell'intera monografia. Un capitolo è dedicato ai fenomeni luminosi registrati nel terremoto nell'Oltrepò Pavese del 1828 e riportati anche nei lavori di Baratta.
Il volume e acquistabile contattando l'autore



Poggi, Marcello (2009)
I TERREMOTI DEL NOSTRO APPENNINO
La storia, i rischi attuali, la prevenzione
Voghera (PV): CEO - Cooperativa Editoriale Oltrepò
78 pagine, € 10,00

(*) Di Mario Baratta segnaliamo un lavoro dedicato al fenomeno "brontidi" pubblicato nella sessione LTPA del sito web del CIPH sotto il titolo
"Fenomeni acustici in atmosfera conosciuti anche come mistpoeffers scritti di: Adolfo Cancani (1900), Tito Alippi (1904-1911), Mario Baratta (1901), Ulderico Botti (1902), Umberto Pagani (1906) e Luigi Palazzo (1907)"

martedì 2 giugno 2009

ANCORA SULLO SPRITE DEL 10 APRILE

Come forse i lettori di questo blog ricorderanno (vedi post), lo scorso 10 aprile le stazioni automatiche di ripresa dell'Italian Meteor and TLE Network (IMTN) di Ferrara (gestita da Ferruccio Zanotti) e San Lazzaro di Savena (provincia di Bologna, gestita dal Comitato Italiano per il Progetto Hessdalen - CIPH) avevano ripreso in contemporanea un column sprite alle 18h56m27s UT (video Ferrara; video San Lazzaro di Savena).



(Lo sprite dalla stazione di Ferrara (due frames). Copyright 2009, Ferruccio Zanotti)


(Lo sprite dalla stazione di San Lazzaro di Savena. Copyright 2009, CIPH)


Diego Valeri (ITA.TOR./IMTN) sta sviluppando in questo periodo un software, ora in versione beta, denominato ITA.SPRITES dedicato appunto agli sprites. L'applicativo triangola da due o più posizioni, individuando e dimensionando il sistema-oggetto ripreso, senza fornire, al momento, stime sulle energie, ma solo sulle distanze e dimensioni. Con l'aiuto di tale software, Valeri ha ora prodotto un'analisi, che si riassume nella tabella riportata di seguito, relativa all'evento ripreso quella sera, il primo ad essere catturato da due stazioni sul suolo italiano.

(Tabella riassuntiva analisi Valeri. Copyright 2009, Diego Valeri. In viola i valori da non considerare in successive analisi: vedi nota 1 e N.B.)

A corredo della sua analisi, Valeri fa notare che, pur tenendo conto dei valori di Ferrara, è "interessante notare come lo sprite presenti una leggera inclinazione rispetto alla verticale e sia apparso a quota sensibilmente più elevate rispetto al valore medio".

La situazione meteorologica sull'Italia di quella sera è suggerita dalla seguente immagine ripresa dal satellite NOAA 17 circa un'ora ed un quarto più tardi rispetto allo sprite catturato.


(NOAA 17, 10 aprile 2009, 20h12m UT. Immagine nel canale 10,8 μm. Copyright 2009 NERC Satellite Receiving Station, Dundee University, Dundee, UK)

Non è stato per ora possibile identificare il parent lightning, la scarica - ben visibile nel filmato di Ferrara, presumibilmente dovuta ad un sistema temporalesco multi-cluster - che ha dato origine al fenomeno nell'alta atmosfera. La rete privata Blitzortung.org, con la quale collabora il CIPH, ha infatti rilevato una sola scarica nel periodo ± 1 s rispetto all'orario dello sprite che risulta dalle registrazioni video: quella delle 18h56m27s,574999 UT alle coordinate 11,944945 43,226150, non compatibile con quanto risulta dall'analisi di Valeri. Ciò è probabilmente dovuto alla non completa copertura dell'area italiana da parte di tale rete.

(Scariche rilevate dal network Blitzortung.org fra le 18h00m e le 19h00m UT del 10 aprile 2009. Copyright 2009 www.blitzortung.org)

Sono in corso tentativi per acquisire i dati delle scariche rilevate dal consorzio EUCLID (EUropean Cooperation for Lightning Detection), rappresentato in Italia dal SIRF (Sistema Italiano di Rilevamento Fulmini) del Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano (CESI) oppure dalla rete LAMPINET del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare Italiana.

(Si ringrazia Ferruccio Zanotti per aver comunicato l'osservazione e per aver autorizzato la pubblicazione delle immagini e del video; Diego Valeri per l'analisi e per averne autorizzato la pubblicazione; Enrico Arnone e Anna Odzimek (EUROSPRITE) per i pareri e la collaborazione prestata).

domenica 31 maggio 2009

TWIN EARTHQUAKE (TERREMOTI GEMELLI): UN MODELLO PREVISIONALE DEI SISMI?

Il tragico terremoto abruzzese all'inizio di aprile di quest'anno, ha sicuramente ridato enfasi al dibattito sulla possibilità di previsione dei sismi.
Un argomento complesso questo e che dovrebbe trovare i suoi momenti di approfondimento non come avviene ora solo a livello mediatico tra un sisma e l'altro, ma con una continuità gestita dai ricercatori e con qualche più possibilità di accedere a maggiori fondi per la ricerca.
Noi possiamo solamente contribuire alla diffusione delle informazioni offerte dalla letteratura scientifica internazionale che abbiano una certa consistenza e soprattutto garantiscano la verifica dei dati e la loro discussione. Ma anche, e soprattutto, dovrebbe allargarsi - su basi almeno regionali, per quanto riguarda l'Italia, nazione a rilevanza sismica - l'installazione di strumentazione per meglio monitorare l'attività sismica, in particolare per le scosse a bassa magnitudo.
Questa nostra opinione pare essere condivisa dal geologo Valentino Straser, di Parma. Straser, che da anni sostiene esservi correlazione tra particolari configurazioni di orbite planetarie nel nostro sistema solare e quelli che sono definiti in letteratura scientifica "Twin Earthquake", "terremoti gemelli": tecnicamente TE, auspica un aumento e una distribuzione capillare di strumenti per la rilevazione dei sismi anche di bassa magintudo
L'ipotesi di Straser, infatti, assume come punto base di partenza che i TE che si ripetono con un intervallo regolare di circa 300 giorni, in coincidenza con particolari configurazioni di orbite planetarie e la loro relativa regolarità permettano, con un margine limitato di errore, di fare previsioni attendibili in termini di latitudine e longitudine dell'epicentro.
Terremoti a bassa magnitudo nell' Appennino emiliano, assicura Straser, sono stati previsti con successo nel periodo dal 2006 al 2008. Le ultime due previsioni, eseguite con successo lo scorso dicembre, hanno riguardato due sismi avvenuti nella zona interessata dalla faglia di San Andreas, in California.

http://www.ncgt.org/newsletter.php
Vedi:
Issue 46 March 2008 (6486 KB)
Straser, Valentino. PLANETARY PERTURBATIONS AND ‘TWIN EARTHQUAKES’: A MODEL FOR THE LONG-TERM PREDICTION OF EARTHQUAKES, p. 35

Issue 48 September 2008 (7,985 KB)
Letters to the Editor Planetary alignment and earthquakes, Valentino STRASER and Martin KOKUS. p.3

mercoledì 27 maggio 2009

FOCUS n° 200 "LE LUCI DEL TERREMOTO"

Il numero 200 della rivista FOCUS, dedica all'argomento "luci sismiche" un lungo articolo di Cristiano Fidani e Andrea Parlangeli.

Partendo dal concetto che la scossa di terremoto è solo una parte del fenomeno terremoto e che prima, durante e dopo l'evento parossistico avvengono sottoterra una complicata serie di fenomeni elettrici e magnetici che incidono anche sulla normale situazione del terreno, dell'acqua e dei gas, i due autori, il primo, fisico e autore anche di un volume sulle anomalie elettromagnetiche associate ai terremoti, il secondo giornalista, caposervizio del suddetto mensile divulgativo del gruppo Mondadori, ma anche fisico laureato alla Normale di Pisa, passano in rassegna in particolar modo tutti i fenomeni associati ai sismi che cadono nel dominio della percezione sensoriale umana: rombi, fenomeni luminosi, comportamenti anomali degli uomini e degli animali, ecc. Racconti ed esperienze che necessariamente vengono alla luce spesso dopo un po' di tempo dal sisma, anche perché le emergenze causate dal terremoto, che spesso, purtroppo, causano vittime e distruzioni, portano su altri aspetti drammatici l'attenzione anche dei ricercatori.
Ma esiste una ricerca internazionale su questi eventi che produce letteratura scientifica, sperimentazione, teorizzazione e ipotesi. Una ricerca che spesso individua qualche interessante ipotesi da verificare anche nel campo dei precursori sismici, e quindi della possibilità, in linea teorica, di creare modelli di predizione degli eventi. Come sempre FOCUS dedica alcuni box sui personaggi principali di queste ricerche (Friedemann Freund, della NASA, ad esempio) e su argomenti che paiono al momento in un qualche modo contigui, se non sovrapponibili, alle cosiddette EQL, o "luci sismiche": fulmini globulari, nubi iridescenti, lampi, fiammelle vaganti ed altre anomalie.

Ringraziamo la rivista FOCUS per aver indicato tra le fonti di rilievo su questi argomenti il nostro sito web