mercoledì 15 aprile 2015

INTERNATIONAL SYMPOSIUM ON LIGHTNING AND STORM RELATED PHENOMENA

Dal 2 al 3 luglio a Aurillac, Francia, si terrà il International Symposium on Linghtning and Storm-related Phenomena.
Organizzato dal francese Laboratoire de Recherche sur la Foudre avrà come principale argomento l'analisi e la ricerca sui cosiddetti Fulmini Globulari,  uno dei fenomeni di maggior interesse teorico e probabilmente pratico nella vasta categoria degli LTPA  (Luminous Transient Phenomena in Atmosphere).
Altre info

lunedì 2 febbraio 2015

PARTE IL PROGETTO OPERA 2015


Iniziato il 1° gennaio 2015, OPERA 2015 lascia ora la fase di test, diventando visibile anche al pubblico. L'idea nasce all'interno del  gruppo www.vlf.it OpenLab: il progetto OPERA 2015 è un'attività pianificata, che consiste in un anno di monitoraggio sistematico delle VLF (il 2015), con una redazione di volta in volta di una relazione tecnica per ogni episodio che supera una certa soglia, calcolata confrontando l'intensità terremoto e la distanza da esso da ogni singola unità di monitoraggio VLF.

OPERA 2015 sta per Osservatorio Permanente Emissioni Radiosismiche: comprenderà il monitoraggio di tutti gli eventi sismici su scala globale di magnitudine maggiore di 7.5, e, gradualmente a diminuire, fino ai terremoti di magnitudo 4 verificatisi in prossimità di almeno una delle sei stazioni, più tutte le pulsazioni geomagnetiche che si verificheranno in occasione di tempeste solari. La sesta stazione si aggiunge in questi giorni alle cinque esistenti: attiva sulla collina della città di Torino, in una zona sub-urbana (http://www.vlf.it/torino/torino_live.html). Grazie a Claudio Re e Fabrizio Francione che hanno lavorato per questo. Altre attività sono in corso per estendere la copertura della nostra rete.

Noi speriamo che alla fine della campagna di misure, l'analisi dei segnali raccolti dalle stazioni di monitoraggio, formerà una ricca documentazione sull'attività elettromagnetica alle frequenze estremamente basse e la sua rilevanza o meno con eventi sismici, tra cui i fenomeni vulcanici, dato che una delle stazioni si trova proprio alle pendici del vulcano Etna. Con questo progetto non vogliamo invalidare le ricerche precedenti sui precursori radio sismici: sfruttando l'elevata sismicità della penisola italiana vogliamo solo fare una ricerca organica sulla base di un numero considerevole di osservazioni, effettuate da stazioni di monitoraggio sparse sul nostro territorio nazionale.

Negli ultimi mesi, molte persone hanno lavorato a questo progetto: i loro nomi sono sulla home page di Opera. Senza di loro Opera non sarebbe mai esistito: il mio personale ringraziamento di cuore va a loro, per quello che hanno fatto, e per quello che faranno in osservazioni e analisi di quest'anno.

OPERA 2015 è raggiungibile dalla home page di http://www.vlf.it o direttamente da http://www.opera2015.xyz 

mercoledì 21 agosto 2013

AURORE BOREALI IN DIRETTA DALLA GROENLANDIA

Dal 24 agosto e per cinque giorni, dalla Groenlandia, durante una trasmissione in diretta sarà possibile assistere alle spettacolari immagini di aurore boreali.
Informazioni da MEDIA INAF.




sabato 27 luglio 2013

22 LUGLIO ... ANCORA SPRITE (TLE)

Nel corso della sera/notte tra il 22 e il 23 luglio, fra le 19h54m e le 23h05m UTC, sono stati registrati da alcune reti di monitoraggio automatico della volta celeste, almeno 22 diversi TLE (Transient Luminous Events) (sprite) associati a due diverse aree temporalesche sul Nord Italia.
Sei le stazioni di monitoraggio con videocamere in campo, 5 in Italia e una a Nydek, Repubblica Ceca, gestita da Martin Popek. Tra le stazioni italiane oltre alle ormai consuete dell'Italian Neteor and TLE Network, anche una stazione dell'Unione Astronomica Italiana (UAI) sezione meteore.


Localizzatore celle temporalesche dalla stazione SOSO di Medicina (BO) e le immagini di TLE

La localizzazione a oltre 680 km di distanza della stazione della Repubblica Ceca
TLE dalla stazione della Repubblica Ceca


lunedì 3 giugno 2013

TIM SAMARAS TRIBUTE: IL CACCIATORE DI TORNADO

Tra le ultime vittime di tornado negli Stati Uniti, Tim Samaras uno dei più noti e attivi "cacciatori di tornado" che molti di noi credevano essere solo folkloristici personaggi di fantasia di film e  come Indiana Jones
No, Samaras è esistito veramente e il suo contributo alla maggior comprensione di questi eventi estremi, che recentemente seppur su piccola scala sono stati registrati anche in Italia, è universalmente confermato. Basta vedere in rete interrogando google.
Tim è morto sul campo, e con lui il figlio e un loro collaboratore. Tim aveva 55 anni e da venti aveva zigzagato per le vaste pianure americane mettendo sonde e telecamere sofisticate fino a riuscire a riprendere anche l'interno di un tornado, inseguendo un sogno che lo accompagnava da quando a 6 anni vide un famoso film, il Mago di Oz, tratto dal libro di Frank Baum, dove la protagonista, Dorothy Gale assieme al cagnolino Toto e allo zio Henry si salvano da un tremendo ciclone arrivato nelle campagne del Kansas nascondendosi nel seminterrato della fattoria dove abitava. La casa viene trascinata nel mondo bizzarro e magico di Oz. 
Tim, e qui parla la biografia di Samaras attraverso le numerose interviste, seguendo i cicloni e i tornado voleva in un qualche modo rivivere o avvicinarsi ad una esperienza del genere ma con la curiosita dello scienziato, non per incontrare personaggi di favola, ma comprendere i meccanismi più inaccessibili e reconditi dei fenomeni estremi dell'atmosfera.
Consigliamo approfondire qui, qui e qui.
Qui, invece, un esempio del contributo alla ricerca sui fulmini di Samaras. 


martedì 21 maggio 2013

IMPATTI METEORICI SULLA LUNA

Il monitoraggio del nostro satellite degli ultimi 8 anni condotto da astronomi NASA, hanno dimostrato che il nostro satellite è bersagliato costantemente da meteoroidi e questi impatti, in alcune occasioni, sono visibili dalla Terra con strumenti astronomici in uso ad astrofili, ma anche ad occhio nudo visto che l'impatto produce una luminosità paragonabile ad una corpo celeste.
Il 17 marzo di quest'anno, nella vasta zona lunare denominata Mare Imbrium, una (relativamente) forte luminosità della durata di circa un secondo, della magnitudine stellare apparente (m)  4, è stata registrata dagli strumenti del Meteoroid Environment Office del NASA.
I dati raccolti hanno permesso di calcolare che l'ggetto aveva un peso attorno ai 40 kg  e ha colpito il terreno lunare a 56.000 miglia all'ora, provocando una esplosione pari a 5 tonnellate di TNT e si presume abbia causato un cratere di circa 20 metri. La luminosità registrata per l'impatto non  è dovuta alle cause che rendono luminosi le meteoriti nell'atmosfera terrestre. Sulla Luna il lampo di luce non avviene per la combustione, a causa della mancanza di un'atmosfera con ossigeno, ma dal bagliore termico della roccia fusa.

link a NASA SCIENCE

La Terra e la Luna ricevono questi visitatori cosmici quasi in simultanea e a dimostrazione di ciò sia il NASA che il sistema di monitoraggio della University Western Ontario hanno confermato numerose osservazioni di meteore nei cieli USA quella notte.
Uno degli obiettivi del programma di monitoraggio lunare è quello di individuare i flussi di detriti spaziali che possono esser di potenziale minaccia per il sistema Terra-Luna.


domenica 28 aprile 2013

SPRITE DI PRIMAVERA DALL'ITALIA: IL NETWORK IMTN



Due stazioni della rete automatica di monitoraggio Italian Meteor and TLE Network (IMTN), ambedue in Emilia-Romagna (Medicina (BO) e Ferrara) e ambedue dotate sia di apparati fissi che di puntamento (TLE TRACKER) hanno registrato una serie di TLE (sprite) avvenuti sulla perpendicolare delle coste della Croazia nella notte tra il 22 e il 23 aprile 2013


 
Il network italiano IMTN, che ormai conta, nel suo forum, 246 membri registrati e oltre venti stazioni attive, sta conseguendo notevoli risultati  nel monitoraggio  dei fenomeni in atmosfera, nella registrazione di meteore e bolidi, e notevolissimi in quello delle registrazioni dei TLE (Transient Luminous Events, comunemente definiti sprite) tanto da essere considerato di rilevanza internazionale (E.Arnone* 2013) in merito al monitoraggio automatico.

Gli apparati fissi del netework sono composti da telecamere ad alta sensibilità gestite da programmi in grado di registrare le riprese in continuo. Il software poi estrae dalle registrazioni  i fotogrammi interessati da "allarmi", ovvero dove la scena ripresa ha registrato un aumento e/o uno spostamento  apprezzaile di pixel. La ripresa video non si limita a questi "frame" ma recupera anche alcuni secondi  video prima dell' "evento" e li congiunge agli altri fotogrammi in modo da creare un documento organico con un prima, un durante e un dopo l'evento stesso

Sistema di localizzazione fulminazioni BLITZORTUNG e di puntamento TLE TRACKER


L'apparato di puntamento (TLE TRACKER) ha le stesse procedure di registrazione degli eventi di quello fisso, ma sfrutta un sistema PAN TILT, un dispositivo che gestisce il movimento della telecamera nelle quattro direzioni: orizzontale (destra-sinistra: PAN) e verticale (alto-basso: TILT). Il PAN TILT è a sua volta interfacciato con una rete privata europea  per la rilevazione e la precisa localizzazione dei fulmini, BLITZORTUNG, una rete su internet basata su sistemi di ricezione radio da varie stazioni delle scariche elettriche dei fulmini su cui calcolai vari ritardi di registrazione tra una stazione e l'altra e, grazie alla precisione basata su sistemi GPS, con i loro orologi atomici, permette una geolocalizzazione dei fulmini con notevole approssimazione (circa 1000 metri). 


AGGIORNAMENTO 27 MAGGIO 2013
A circa un mese dall'osservazione di aprile, dalla stazione SOSO di Medicina (BO) un'altro evento TLE ripreso dal puntamentoo automatico TLE TRACKER il 21 maggio 2013.

Riportiamo il frame dell'immagine e, a titolo informativo, anche quanto restituisce il programma di monitoraggio automatico della giapponese SONOTACO, UFOcapture, con, risaltato dal colore rosso, gli elementi sottoposti a analisi (nella parte superiore a destra la coda di un volatile appollaiato sulla telecamera).



Nell'apposita sezione nel forum IMTN i report e le immagini di Transient Luminous Events dal network.

Altre informazioni su TLE nel sito del Comitato Italiano per il Progetto Hessdalen.
Un'ampia bibliografia sull'argomento liberamente scarcabile e video tratti da Youtube su osservazioni di TLE-sprite  qui

* EUROSPRITE
 

100000 TERREMOTI NELL'ARCHIVIO ISIDE DELL'INGV

Mille, e più, eventi sismici al mese, ovvero una media di 34 terremoti al giorno. Questo risulta dall'archivio dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ISIDE (Italian Seismological Instrumental and parametric Dat-basE)



L'ultimo evento registrato è del 26 aprile scorso i primi catalogati sono del 2005. 

Maggiori informazioni qui

Mappa epicentrale dei sismi in Italia del 2005 al 2013


martedì 23 aprile 2013

SUGGERIMENTO 5x1000

ci permettiamo un suggerimento...

AI GIOVANI RICERCATORI
DELL'UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
5x1000
 
Codice Fiscale: 80007010376

mercoledì 17 aprile 2013

TRANSIENT LUMINOUS EVENTS (conferenza)

Si è tenuta a Ferrara, il 5 aprile scorso, una conferenza dal titolo L'ATMOSFERA TERRESTRE TRA QUIETO VIVERE E FENOMENI ESTREMI.
L'oratore, Enrico Arnone, astrofisico (Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima, CNR, Bologna)
Abstract
L'emozione più grande raccontata dagli astronauti è poter guardare la sfera blu della Terra avvolta
nella sua atmosfera. Ogni giorno ne respiriamo l'aria e godiamo del suo clima mite e dei suoi frutti.
A volte invece sorgono condizioni estreme, come il ghiaccio dei poli, la siccità dei deserti, fulmini,
tempeste e uragani. Sono proprio questi eventi estremi che ci chiedono una continua attenzione e
studio dell'atmosfera. Immancabilmente si scoprono fenomeni prima sconosciuti, come nel caso
degli eventi luminosi transienti ed emissioni di raggi gamma sopra i temporali. Tra quieto vivere ed
eventi estremi, esploreremo insieme l'atmosfera e i suoi aspetti meno conosciuti.

mercoledì 3 aprile 2013

I TERREMOTI DI MARZO IN ITALIA [INGV]

Sul blog dell'INGV un rendiconto dei terremoti in Italia nel marzo 2013

Italia sismica: i terremoti di Marzo 2013 

Nel mese di Marzo 2013 sono stati registrati poco più di mille terremoti,  esattamente 1002 In media ci sono stati oltre 32 eventi sismici al giorno.

venerdì 29 marzo 2013

PULSAZIONE MAGNETICA REGISTRATA DALLA RETE ITALIANA OPENLAB VLF OBSERVATORY

Le esplosioni solari dei giorni passati hanno fatto sentire i loro effetti: il vento solare, giungendo sulla Terra, ha perturbato violentemente il campo magnetico.
 
Nella notte tra il 26 e il 27 marzo 2013, tra le 00 e le 02 UTC (tra le 01 e le 03 CET), le stazioni di Cumiana (TO), Medicina (BO), Sogliano al Rubicone (FC) e Monte Etna (CT) della rete italiana Openlab VLF Observatory hanno rivelato alla frequenza di 0.5 Hz una pulsazione magnetica, nota in letteratura come Pc1, tra le più intense e belle degli ultimi anni.

La stazione ULFO del CIPH-INAF di Medicina (Bologna), della quale pubblichiamo lo spettrogramma e la restituzione sonora dei segnali accelerata di 1000 volte (in formato MP3), è quella che ha osservato il fenomeno con maggiore chiarezza rispetto al rumore di fondo naturale ed agli inevitabili disturbi ambientali.





Collaborazione di Renato Romero (Openlab VLF Observatory/Radio Waves below 22 kHz)


giovedì 7 marzo 2013

AIUTIAMO LA "CITTA' DELLA SCIENZA"

un invito a sottoscrivere l'appello della Città della Scienza per la rinascita del primo Science Centre italiano

Bonifico bancario
IBAN: IT41X0101003497100000003256
Causale: Ricostruire Città della Scienza
Intestato a Fondazione Idis – Città della Scienza


Su CambioMerci è stata attivata una pagina dedicata attraverso cui i professionisti e le imprese possono offrire le proprie competenze e/o materiali utili a riavviare nel minor tempo possibile le attività di Città della Scienza





martedì 5 febbraio 2013

IPOTESI SUI FENOMENI DI HESSDALEN


Nell'autunno del 2012 un ristretto team di ricercatori italiani si e recato, come avviene periodicamente dal 2000 ad oggi, nella valle norvegese di Hessdalen, nel comune di Holtalen a circa 22 km a nord di Røros e a circa una novantina a sud di Trodheim.
La breve missione aveva lo sopo in partenza di identificare una zona dove installare una  nuova stazione  (ne esiste già una) automatica per il monitoraggio di fenomeni luminosi in atmosfera. "eventi"  che da alcuni decenni sono documentati nella Valle dal Project Hessdalen.
Il partner italiano del Project Hessdalen, dal 2000, Comitato Italiano per il Progetto Hessdalen (CIPH) pubblica ora nel suo sito nella sessione ARTICOLI una "dissertazione", come gli stessi autori la definiscono, su una proposta di ipotesi.

il web-site del CIPH

HESSDALEN: UNA PERFETTA “BATTERIA NATURALE”
di Jader Monari, 
Stelio Montebugnoli
Romano Serra

Riassunto
     Gli autori, in questa dissertazione, non intendono offrire la soluzione dell’origine dei fenomeni di Hessdalen, ma semplicemente presentare una raccolta di considerazioni fisiche, da correlare ad una ipotesi sulla  natura del fenomeno, basata su sperimentazione e misure sul campo. Gli autori ritengono che ciò possa, essere di stimolo ad una ricerca più approfondita da parte di esperti dei diversi ambiti scientifici.
Dopo 12 anni di approfondite ricerche, con periodiche missioni in Norvegia, gli autori sono del parere di essere giunti ad un importante tassello per la comprensione di questi fenomeni.
Proponiamo “un modello elettrochimico” che può diventare un’ipotesi da verificare ulteriormente con gli strumenti.
Le anomalie elettriche registrate e la peculiarità geologico‐minerali della struttura della valle possono aiutarci a formulare un’utile ipotesi di lavoro. I sopralluoghi futuri potranno convalidare, a parere degli autori, riflessioni su ciò che qui si definisce “batteria naturale”..

L'articolo è gratuitamente disponibile nel link poco sopra citato, ma non manca però la possibilità, trattandosi di un comitato privato non a scopo di lucro, di fare una donazione via PayPal [in basso a destra nella HomePage], per sostenere la ricerca.

Per chi volesse approfondire, sullo stesso sito è possibile scaricare numerosi articoli, newsletter, ecc. Il CIPH gestisce inoltre il sito CIPH-SOSO sulla strumentazione per il monitoraggio in atmosfera e con una pagina dedicata all' International Project Hessdalen Workshop 2006

Il blog che state seguendo è autorizzato a ricevere commenti su questo post e sull'articolo di Monari et al.




venerdì 1 febbraio 2013

STS-107, COLUMBIA. IN MEMORIA

Il post "16 gennaio, dieci anni fa... Columbia partiva per la sua ultima missione" dedicato alla tragica missione spaziale dello space shuttle e alla drammatica fine del suo equipaggio, trova qui oggi, 1 febbraio 2013, a dieci anni da quel fatto, un breve ricordo, un rimando senza commenti ma accompagnato solamente da qualche link del materiale presente sul web.

CIPH-SOSO da oltre sei anni impegnato nel monitoraggio dei TLE (Transient Luminous Events) ricorda in particolare Ilan Ramon, il primo astronauta israeliano (primo a destra nella foto). A lui era affidato il progetto a bordo di Columbia per l'osservazione dei TLE.

mercoledì 30 gennaio 2013

INGV: IL RUMORE DEL TERREMOTO

Seneca, 4 a.C., 65 d.C.
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) sul suo blog pubblica oggi un interessante articolo su "RUMORE E TERREMOTO".
Invitiamo alla lettura e ad eseguire i link proposti, tra questi è possibile anche puntare su un "Catalog of Earthquake Related Sounds" che contiene oltre 1000 registrazioni sonore (tra queste una dal Friuli del 1976).
Anche i due recenti eventi sismici (in Garfagnana e nel Mar Ligure) hanno fatto registrare segnalazioni di suoni e rumori.
Ne parlava anche Seneca nel libro VI (13.5) de Naturales quaestiones: “...antequam terra moveatur, solet mugitus audiri”.
Ricordiamo che il nostro BLOG NEWS ha dato ampio spazio a questa problematica qui e sui siti web di riferimento, qui, ad esempio.

venerdì 25 gennaio 2013

GARFAGNANA: SISMA 4.8

Un terremoto di M 4.8 si è verificato alle 15.48 italiane in Garfagnana in prossimità del confine regionale Toscana/Emilia-Romagna, sul versante toscano, in provincia di Lucca.
Una traccia del sisma è stata registrata anche dalla stazione OPEN LAB VLF di Cumiana (TO).
Non sono invece pervenute, al momento, segnalazioni di registrazioni da altri  strumenti  del circuito Open Lab VLF Observatory, al quale partecipa anche CIPH-SOSO dalla stazione di Medicina (BO)

 Questo il tracciato del geofono installato a Cumiana
© 2013 www.vlf.it

AGGIORNAMENTO DEL GIORNO DOPO
qui

domenica 20 gennaio 2013

HESSDALEN: SERVIZIO DI VOYAGER (RAI2)

 

La trasmissione televisiva su RAI 2 VOYAGER ha presentato nella puntata del 14 gennaio 2013, un servizio realizzato durante la missione autunnale realizzata nel 2012 alla quale hanno partecipato 
Jader Monari, Romano Serra, Germano Bianchi e Gilberto Forni.

Su Youtube si può visionare il servizio, che in particolare tratta la ricostruzione storica del Project Hessdalen e le nuove ipotesi che si stanno affacciando sulla possibile natura dei fenomeni luminosi  che anche in Norvegia avvengono da molti anni. Il servizio è suddiviso, su Youtube,  in tre parti: PARTE1, PARTE2 e PARTE3.

Jader Monari
Romano Serra
Germano Bianchi
Gilberto Forni

Il Comitato Italiano per il Progetto Hessdalen ringrazia il team di Embla2012 e RAI2 Voyager per l'attenzione

mercoledì 16 gennaio 2013

16 GENNAIO, DIECI ANNI FA... "COLUMBIA" PARTIVA PER LA SUA ULTIMA MISSIONE

Columbia era il nome dello Space Shuttle che il 16 gennaio 2003 iniziava la sua impresa, impresa che terminerà nella più completa tragedia il I° febbraio quando si disintegrerà con tutto il suo equipaggio composto da sette astronauti, cinque uomini e due donne. Rick Husband, il comandante; William McCool, pilota; Michael Anderson, specialista di missione, fisico addetto allo svolgimento del programma scientifico; Ilan Ramon, il primo astronauta israeliano, specialista di missione; Kalpana Chawla, indiana naturalizzata statunitense, ingegnere aerospaziale; David Brown, biologo e medico di bordo, specialista di missione; Laurel Clark, anche lei medico, specialista di missione con una ricerca sui tessuti tumorali.
STS107 era il nome in codice della spedizione internazionale. Gli scopi, gli esperimenti erano molteplici, tanto da far dire a Laurel Clark nella sua ultima e-mail ai suoi famigliari e a suo figlio il giorno prima della disgrazia: "... è una missione splendida e siamo occupati a fare scienza a tempo pieno. Solo avere un attimo per scrivere una e-mail è una cosa preziosa...". Subito dopo  però aggiungeva: "Ho visto certe immagini incredibili: fulmini che si diffondevano sul Pacifico, l' Aurora Australis che illuminava l' intero orizzonte visibile con sotto il bagliore delle città australiane...".



E un occhio attento a quanto avveniva nello spazio se lo concedeva anche Ilan Ramon tanto  da catturare strumentalmente un TLE (Transient Luminous Event) come raccontiamo in altro post ... incredibili fulmini.

in ricordo




mercoledì 9 gennaio 2013

INGV: UN ANNO DI TERREMOTI

Nel 2012 si sono verificati all'interno dei confini italiani, 44 terremoti al giorno. Lo rivela un report dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). 10 i sismi con valore uguale o superiore 5.0, tutti, escluso uno, in Emilia-Romagna.


venerdì 28 dicembre 2012

BROWN MOUNTAIN LIGHTS

Il blog IL LABORATORIO DELLE ANOMALIE dedica oggi un post dal titolo "29 novembre. Una telecamera sul Brown Mountain" ai primi passi di un sistema per il monitoraggio della volta celeste messo in funzione dall'astronomo Daniel Bruce Caton, docente di Fisica e Astronomia, all'Appalachian State University a Boone, North Carolina (USA).

Daniel Bruce Caton
Caton, da almeno il 1997 è impegnato anche nell'analisi scientifica del fenomeno [attestato nella zona fin dal 1771] delle cosiddette "luci" della Brown Mountain,  una zona che è parte del Blue Ridge Parkwey, 755 km lungo la catena montuosa Appalachi nella riserva indiana Cherokee in North Carolina. 



Il 19 febbraio 1913 i giornali della contea riportavano che George Otis Smith, direttore del U.S. Geological Survey, si era impegnato ad indagare sui fenomeni luminosi.


Il post del Laboratorio delle Anomalie, ad un secolo da questa informazione, riapre la questione su queste oservazioni che a tutto diritto possono accostarsi ai fenomeni luminosi di Hessdalen, Norvegia. Fenomeni apparentemente ripetitivi che trovano nelle difficoltà di approccio strumentale, dovuto all'imprevidibilità e casualità dei tempi e dei luoghi dove appaiono se ancora sfuggono ad un esame scientifico. Solo una lunga serie di registrazioni strumentali potrebbe permettere a questi eventi di passare dal dominio del mistero a quello della conoscenza scientificamente corretta. Materia per ricercatori e non solo di vivaci canzoni country...

lunedì 24 dicembre 2012

I fenomeni di Hessdalen in un racconto di Tullio Regge

l'Autore, Tullio Regge nasce a Torino nel 1931. Nel 1952, sempre nel capoluogo piemontese, si laurea in fisica e dal 1954 al 1956 è alla Rochester University dove consegue il Ph.D in fisica.
Tra il 1958 e il 1959 è al Max Planck Institute di Monaco di Baviera, dove interagisce con Werner Karl Heisenberg e proprio a questo periodo risalgono i suoi contributi alla formalizzazione dei processi di urto di particelle ad alte energie, dove sviluppa il concetto di momento angolare complesso e di poli (i cosiddetti "Poli di Regge") della matrice d'urto, usati poi nella fisica delle alte energie. Nel 1961 ottiene la cattedra di fisica teorica all'Università di Torino.
Negli anni '60 e '70 si reca negli Stati Uniti, prima alla Princeton University e poi all'Institute for Advanced Study, di cui diventa membro nel 1964 e che lascia definitivamente nel 1979. Negli anni Sessanta, in collaborazione con J. A. Wheeler dà importanti contributi allo studio della metrica di Schwarzchild che caratterizza i buchi neri, e successivamente introduce il concetto di gravità discreta. Insegna teoria quantistica della materia al Politecnico di Torino.
E’ stato anche Parlamentare Europeo dal 1989 al 1994. Il 20 febbraio 1994 Tullio Regge presentava al Parlamento Europeo una sua “Proposta per la costituzione di un centro per fenomeni atmosferici sconosciuti”.

La Tormenta e la Stringa
Nel febbraio del 2001 si è recato ad Hessdalen, Norvegia, dove da numerosi anni sarebbero documentati fenomeni luminosi in atmosfera apparentemente ripetitivi, con due suoi colleghi, e da questa visita...
Tullio Regge (2002)
La Tormenta e la Stringa
(illustrazioni di Nico Conti)

sabato 22 dicembre 2012

ANALISI DEL "SUONO SISMICO"

Tre italiani sono gli autori di un articolo che uscirà prossimamente sulla rivista  GEOPHYSICAL RESEARCH LETTERS
Tosi, Patrizia; Sbarra, Paola e De Rubeis, Valerio
EARTHQUAKE SOUND PERCEPTION
 
Abbiamo dedicato molto spazio su questo blog ai "suoni" correlabili, se non decisamente correlati ad eventi sismici.
http://ciph-soso.blogspot.it/#!/2011/01/vittorio-veneto-tv-il-ritorno-dei.html
http://ciph-soso.blogspot.it/#!/2012/06/sisma-friuli-venezia-giulia-m-45.html
http://ciph-soso.blogspot.it/#!/2012/05/attivita-sismica-del-20-maggio-2012.html
invitando i lettori anche a comunicare la parcezione di suoni e/o rumori durante eventi sismici.

I ricercatori, tutti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Roma, hanno analizzato 77.000 questionari giunti attraverso il sito web  dell'istituto constatando, prima di tutto, che
Il suono è un effetto prodotto da quasi tutti i terremoti.  
Una percentuale significativa di intervistati ha permesso di stabilire che il "suono" appare proporzionale al logaritmo della distanza epicentrale del sisma e linearmente dipendente dalla magnitudo, in linea, cioé, con il comportamento dello spostamento del terreni. Anche se questo risultato si basa su dati esclusivmente italiani, uno studio simile basato sulla sismicità francese suggerisce conferma e validità di questa osservazione. Tosi, Sbarra e De Rubeis hanno anche trovato che, la percezione uditiva dei suoni da terremoto aumenta con l'intensità macrosismica osservata, e questo potrebbe portare alla possibilità di contabilizzare l'udibilità del suono in una  valutazione dell'intensità, la magnitudo influenzerebbe quindi questo comportamento, rendendo i piccoli eventi sismici  più facili da riconoscere.

vedi:
Zhigang Peng, del Georgia Institute of Technology  ha  convertito in file audio le oscillazioni del sisma di magnitudo 9.0 che ha colpito il Giappone nel 2011.

Registrazione suono del terremoto in Irpinia 23 novembre 1980 

venerdì 7 dicembre 2012

POSITIVO MONITORAGGIO DEI TRANSIENT LUMINOUS EVENTS

Proseguono le osservazioni di TLE, "Transient Luminous Events", in special modo da parte della rete osservativa IMTN - Italian Meteor and TLE Network -, confermando così il primo mese invernale del nostro calendario, dicembre, come un ottimo periodo osservativo.
La settimana dal 3 al 9 dicembre ha rilevato numerose osservazioni dal Piemonte all'Abruzzo passando per Emilia-Romagna [vedi quiqui, qui e qui]. Ricordiamo al lettore che i TLE sono eventi ad alta quota e di brevissima durata, quindi praticamente non visibili ad occhio nudo e che hanno la loro genesi in zone anche moto distanti dal punto di osservazione, d esempio molte sono le osservazioni di eventi sopra Croazia, Slovenia rep. Ceca, Bosnia registrati dalle stazioni italiane IMTN.


presentiamo di seguito alcune immagini statiche ed alcuni link di filmati dalla stazione di Medicina (BO) del CIPH-SOSO, Comitato Italiano per il Progetto Hessdalen-Smart Optical Sensors
Observatory.

  
 l'immagine identificativa del software di monitoraggio


giovedì 18 ottobre 2012

MONITORAGGIO DELLA BANDA RADIO ULF

Si chiama ULFO, Ultra Low Frequency Observatory, lo strumento da oggi operativo presso la stazione sperimentale HeRA del Comitato Italiano per il Progetto Hessdalen (CIPH-SOSO) nei pressi di Medicina (BO). Grazie alle collaborazione del RADIO WAVES BELOW 22 kHz con il suo progetto OPEN LAB, l'osservatorio intende contribuire alla raccolta dati in questa particolare zona della banda radio dove si stanno accentrando gli interessi dei ricercatori in vari settori: dalla sismologia ai fenomeni in atmosfera come fulmini, fulmini globulari, TLE (Transient Luminous Events) e più generalmente i Luminous Transient Phenomena in the atmosphere.

Medicina: il container dove alloggia ULFO





domenica 26 agosto 2012

"That's one small step for [a] man, one giant leap for mankind"

Un piccolo passo per un uomo, un balzo da gigante per l'umanità. Queste le prime parole del primo uomo sulla Luna. Era Neil Armstrong ed era il 20 luglio del 1969.  Oggi il "moonwalker" storico e per eccellenza è scomparso a 82 anni a seguito di complicazioni post operatorie per un intervento al cuore.
Assieme a Edwin 'Buzz' Aldrin e Michael Collins su una navicella spaziale battezzata Aquila, dodici anni dopo il lancio del primo satellite artificiale URSS, riagganciava gli USA alla testa della conquista spaziale: "Houston, qui Base della Tranquillità. L'Aquila è atterrata", proclamava il comandante della missione, questo ingegnere dell'Ohio considerato, da giovane, un po' nerdy, imbranato. Sembra quasi un film hollywoodiano, ma è una realtà della storia dell'umanità.

aggiornamento del 27 agosto 2012
Science@NASA invita a leggere una storia retrospettiva  
su Neil Armstrong e Buzz Aldrin: la storica visita al Mare della Tranquillità.
Full Story qui