lunedì 1 febbraio 2010

LAMPI GAMMA-RAY TERRESTRI NELL'ALTA ATMOSFERA. "FIREFLY", UN MINI SATELLITE PER STUDIARLI DA VICINO

I lampi dei Gamma-Ray sono fenomeni ad elevata energia, che di solito provengono dallo spazio, e si ritengono localizzati nelle vicinanze dei buchi neri o di altri fenomeni cosmici ad elevata energia.
All'inizio degli anni '90 gli scienziati furono sorpresi nel ritrovare lampi di Gamma-Ray nel cielo terrestre.
Essi sono appunto denominati TGFs (Terrestrial Gamma-Ray Flashes) e si sa ancora molto poco di loro, anche se sembra che siano connessi ai lampi.
Molte sono le domande che la comunità scientifica si pone: cosa causa questi lampi ad elevata energia? Sono i fulmini che li innescano o loro che triggerano i lampi? Possono essere i responsabili di certe particelle ad alta energia della fascia di Van Allen che causano danni ai satelliti?
Doug Rowland (Goddard Space Flight Center della Nasa) e i suoi colleghi, assieme al Siena College, alla Universities Space Research Association, e al Hawk Institute for Space Sciences stanno pianificando il lancio di un piccolo satellite della dimensione di poco più di un pallone da football americano (lunghezza circa 33 cm) denominato Firefly per il 2010-2011.

Ulteriori notizie da parte di Patrick Barry , sul sito della NASA , fonte di questa informazione.

CONFERENZA DI JADER MONARI SU HESSDALEN AL PLANETARIO DI MILANO

E' in programma per martedì 9 febbraio 2010, presso il Civico Planetario di Milano "Ulrico Hoepli" una conferenza pubblica di Jader Monari (Istituto di Radioastronomia INAF di Bologna) dal titolo "Hessdalen: i segreti della valle misteriosa".

Jader Monari (a destra) e Bjørn Gitle Hauge (Østfold University College)

Monari, dal 2000 ad oggi, ha partecipato ad oltre 10 missioni nella valle norvegese dove, da quasi trent'anni, sono documentate senalazioni di fenomeni luminosi in atmosfera e da circa un quindicennio è installata strumentazione atta a registrare questi eventi che rientrano nella vasta, ma anche controversa, famiglia dei LTPA, Luminous Transient Phenomena in Atmosphere (Fenomeni Luminosi Transitori in Atmosfera).
Sulla fine degli anni '90 l'analisi di questi fenomeni (Hessdalen Phenomena= HP) furono oggetto anche di un protocollo di collaborazione, definito EMBLA2000 tra il norvegese Høstfold College University e un team del Radiotelescopio di Medicina (BO) diretto da Stelio Montebugnoli, allora del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-Istituto di Radioastronomia), ora INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica.

Stelio Montebugnoli, Radiotelescopio di Medicina, ad Hessdalen

Le missioni e la strumentazione ancora presente nella valle di Hessdalen dal 2000 ad oggi, sono supportate dal Comitato Italiano per il Progetto Hessdalen (CIPH) che dal 2006, dopo un workshop internazionale, (International Project Hessdalen Workshop) organizzato in Italia ha orientato i suoi sforzi maggiori alla realizzazione di strumentazione di monitoraggio dei LTPA sia nel campo ottico che nel campo radio e radar con la realizzazione dello SMART OPTICAL SENSORS OBSERVATORY (SOSO) che nelle intenzioni del CIPH dovrebbe rappresentare l'evoluzione dei sistemi di monitoraggio dei HP (Hessdalen Phenomena) e quindi collocato nella valle norvegese, ma anche costituire la strumentazione di base per la rilevazione e registrazione di altri fenomeni in atmosfera, quali ad esempio i TLE (Transient Luminous Events) che grazie alla strumentazione SOSO vennero registrati per la prima volta in Italia nel 2007 e oggi costituiscono uno dei principali interessi dell' Italian Meteor and TLE Network che nel 2009 ha conseguito un importante risultato scientifico registrando un rarissimo fenomeno, classificato come "Gigantic Jet", della famiglia dei TLE attualmente sottoposto ad una approfondita indagine internazionale.

HERA-SOSO

Nel 2010 sono previsti i lavori per l'installazione ad Hessdalen della nuova stazione automatica HERA-SOSO (Hessdalen Research Association-SOSO).