mercoledì 29 aprile 2009

10 ANNI DEL CIPH E PRIMI 2 ANNI DEL PROGETTO CIPH-SOSO

Si sono conclusi in questi giorni i primi due anni di attività del Progetto SOSO, Smart Optical Sensors Observatory, (2007-2009) e iniziato il decimo anno di quella del Comitato Italiano per il Progetto Hessdalen, CIPH, (2000-2009).
Per SOSO, 730 giorni di attività (anzi 731... Il 2008 era bisestile..) per oltre 8770 ore di monitoraggio. Oltre 2000 tra meteore e bolidi registrati, molti di questi in contemporanea con altre stazioni con possibilità di triangolazione e ricostruzione della traiattoria e dell'orbita del meteoroide generatore, con anche articoli pubblicati su riviste di divulgazione astronomica.
E ancora: un centinaio di registrazioni di SPRITE (Stratospheric/Mesospheric Perturbations Resulting [from] Intense Thunderstorm Electrification) e ben metà di queste riprese da tre postazioni diverse più una stazione mobile (FE2008, occasionalmente in Sardegna) collegate in rete con SOSO, con report apparsi su EUROSPRITE. Una di queste osservazioni in simultanea su due differenti stazioni con possibilità a triangolare questi rari eventi (Transient Luminous Events, TLE) praticamente mai registrati prima del 2007 in Italia.


Vanno conteggiate, per il testaggio delle risorse della stazione, anche decine di riprese di satelliti artificiali e della stazione internazionale ISS.
Grazie alla creazione del network Italian Meteor and TLE Network, IMTN, alla quale ha contribuito il CIPH-SOSO, attualmente utilizziamo due piattoforme operataive diverse (LINUX e WINDOWS).


Oltre alle risorse strumentali in campo ottico, SOSO e SOSO PH2009 - Progetto He.R.A,. (Hessdalen Research Association) un container - shelter - per l'alloggiamento della strumentazione, in fase di completamento. è già attivo un sistema di rilevamento fulmini, operante nella rete BLITZORTUNG collocato sempre a Idice, ed entro l'anno contiamo nell'operatività di un sistema VLF e uno per la rilevazione di segnali infrasonici e probabilmente una rete sismologica se saranno risolti i problemi di collocazione idonea.

Nel frattemo sono attivi il sito web ufficiale del CIPH , quello dedicato a CIPH-SOSO, con due telecamere on-line, una "paesaggistica" per la visualizzazione anche climatica della località da dove opera SOSO e l'altra con funzione di vero monitoraggio in videomotion; il sito della Bibliografia Internazionale su LTPA, con circa 5000 entrate e il CIPHnewsBLOG, con circa 120 news. Complessivamente i siti pubblicano e hanno in archivio centinaia di pagine di report, articoli, relazioni, e news con decine di link verso altre risorse. Il CIPH ha inoltre quattro ML, due pubbliche, una per le notizie del Comitato e l'altra di annuncio di news, e due interne.

Nei dieci anni di attività del CIPH sono state realizzate una decina di missioni in Norvegia con circa una ventina di persone coinvolte. E' stato realizzato un workshop, International Project Hessdalen Workshop 2006, IPHW2006, e pubblicati i proceeding (190 pagine, 25 contributi da 36 autori).


Ottime anche le sinergie con ambienti scientifici e universitari per argomenti non legati ai soggetti di nostro interesse come ad esempio quella con l'Università della Tuscia, dip. Di Ecologia e Sviluppo Economico Sostenibile di Viterbo per la caratterizzazone molecolare di funghi melanizzati in rocce provenienti da ambienti estremi con la raccolta di campioni di rocce prelevati al 62 parallelo, nella valle di Hessdalen. Collaborazione referenziata in articoli e poster presentati a convegni e in una tesi di laurea.
Il CIPH ha contribuito anche alla realizzazione di documentari video, ha partecipato a conferenze e prodotto articoli anche di divulgazione, partecipato a meeting internazionali. Ha, inoltre, partecipato concretamente alla realizzazione di strumentazione che ha costituito l'argomento di tre tesi di laurea.

ARTICOLO SU HESSDALEN SULLA RIVISTA NUOVO ORIONE

Sul numero attualmente in edicola del mensile di informazioni astronomiche e spaziali Nuovo ORIONE - maggio 2009 - un lungo e dettagliato articolo di Antonio Lo Campo dal titolo "Le sfere di Luce di Hessdalen". In 6 pagine con molte immagini, l'autore illustra gli oltre dieci anni di attenzione di ricercatori italiani sui fenomeni luminosi in atmosfera riferiti in decenni di cronache e report dalla valle norvegese e alla base della nascita e del Project Hessdalen.
Interviste ai protagonisti di questa impegnativa ricerca ed illustrazione delle ipotesi sulla natura dei fenomeni di Hessdalen introducono il lettore alla necessità di una prospettiva di continuità nella ricerca che vede il Comitato Italiano per il Progetto Hessdalen protagonista dal 2000 ad oggi.