venerdì 16 novembre 2007

ANALISI DEL FILMATO DI UN PRESUNTO UAP (FENOMENO AEREO NON IDENTIFICATO) RIPRESO VICINO UN AEREO IN VOLO PRESSO OSAKA (GIAPPONE) IL 23 OTTOBRE 2004

Il NARCAP (National Aviation Reporting Center on Anomalous Phenomena) è una piccola associazione americana il cui direttore di ricerca è Richard F. Haines, uno psicologo che ha lavorato a lungo per la NASA.

Sul sito del gruppo:

http://www.narcap.org/

si spiega che sin dalla sua nascita, avvenuta nel 1999, scopo del NARCAP è di raccogliere dati di alta qualità provenienti dal mondo aeronautico su osservazioni fatte da aeromobili in volo circa luci ed oggetti che non sembrano riconducibili a fenomeni naturali o a corpi artificiali conosciuti. Queste luci e questi oggetti sono raccolti sotto l’etichetta UAP (Unidentified Aerial Phenomena).

Di tanto in tanto, grazie ad Internet il NARCAP rende disponibili i suoi “Technical reports”, studi di grande interesse su vari aspetti del proprio oggetto di ricerca. Uno dei rapporti più recenti – risale all’aprile 2007 - s’intitola Analysis of Digital Video Aerial Event of October 23, 2004 at Osaka, Japan ed è opera dello stesso Haines oltre che di William Puckett. E’ stato distribuito in tre parti a cominciare dall’url:

Lo studio valuta le immagini di un filmato fatto a circa 50 km ESE dell’aeroporto internazionale Itami di Osaka, in Giappone, intorno alle 17.30 locali dal sig. Kiyoshi Amamiya, che ha usato una videocamera digitale Hi-8 a mano. Egli stava riprendendo il passaggio di un aereo commerciale a reazione B777-300 (volo Japan Airlines 1521 proveniente da Tokyo) che stava scendendo presso l’aeroporto, quando nel display della macchina vide comparire una luce piccola ma dall’intensa luminosità giallo-bianco-arancio. Rimase in vista e fu ripresa per tre minuti prima di scomparire movendosi a velocità costante verso la parte superiore sinistra del display stesso.

Secondo gli Autori l’UAP si trovava fra l’aereo e la videocamera, aveva un’intensità luminosa almeno pari alle luci delle estremità alari dell’aereo, aveva dimensioni medie stimate in 2,5 m circa e la sua immagine parve ingrandirsi leggermente nei primi secondi della ripresa. Inoltre, nelle fasi iniziali della ripresa doveva avere una velocità angolare di 1,25 deg/sec. Il fatto che non sia stato possibile osservarne una controparte ottica fa ritenere probabile agli Autori che l’UAP emettesse radiazione IR. Infine, il numero degli UAP ripresi varia nel corso del filmato da uno a tre.
In termini di sicurezza del traffico aereo, gli Autori suppongono che se l’UAP fosse stato visibile otticamente esso avrebbe potuto attivare qualche procedura d’emergenza da parte dei piloti o addirittura una loro risposta disfunzionale.

Il NARCAP conclude che al momento attuale il potenziale UAP rimanga non spiegato in termini convenzionali.

giovedì 15 novembre 2007

15 NOVEMBRE 2007: REGISTRATO EVENTO TLE [SPRITE]



Il nostro Smart Optical Sensors Observatory ha documentato anche stamani alle 04:29:34 UTC un evento sprite.

mercoledì 14 novembre 2007

EUROSPRITE e SPRITE del 9 NOVEMBRE 2007

sul Blog EUROSPRITE viene pubblicato il flash e la foto della osservazione dell'evento SPRITE registrato da SOSO il 9 novembre scorso (vedi post di domenica 11 novembre 2007.

HESSDALEN: MONITORAGGIO REMOTO. RESTART

Ieri 13 novembre è stato riavviato il salvataggio sul server del CIPH-SOSO dei dati della strumentazione in rete. Fermi da alcune settimane per problemi tecnici- ambientali, sono ora in regolare monitoraggio e registrazione il LOW POWER PULSED RADAR ed il ricevitore radio LNVA_24-20



Informazioni sulla strumentazione in Valle

Persistono, al momento, i problemi per il ricevitore ELFO, attivo ormai da oltre sette anni in valle.

Al momento ad Hessdalen la situazione meteo è quella documentata dalla Telecamera Live. La temperatura è di circa -8/-10.

LE “SHINIES”: PRESUNTE EL (EARTH LIGHT) DELL’OREGON SUD-OCCIDENTALE

La IEA (International Earthlight Alliance) è uno dei pochissimi gruppi al mondo che ha per scopo lo studio di uno dei fenomeni di cui si occupa anche il CIPH. La IEA è diretta dalla biologa e geofisica Marsha Hancock Adams, un cui saggio è apparso quest’anno nei Proceedings dell’International Project Hessdalen Workshop, tenutosi al Visitor Center del Radiotelescopio di Medicina (Bologna) il 17 giugno 2006.
Il sito del gruppo di Adams è raggiungibile qui:

http://www.earthlights.org/

Pochi mesi fa, all’url:

http://www.earthlights.org/pdf/Shinies.pdf

è stato pubblicato un rapporto di nove pagine in formato pdf, intitolato Grave Creek “shinies”, firmato da un certo Ron Wilder e datato luglio 2007.
In esso Wilder, che è un ex-dirigente di ricerca di una ditta di software descrive i suoi avvistamenti e gli accertamenti condotti su una presunta EL che si manifesterebbe in una zona dell’Oregon sud-occidentale all’incrocio tra il corso inferiore del fiume Rogue con l’altura del Whiskey Creek, poco a nord della cittadina di Galice. La località precisa si chiama Grave Creek Bridge. Potete vederla puntando Google Earth sulle coordinate 42° 38’ 55.56” N, 123° 35’ 05.93” W.
Wilder avrebbe dapprima appreso del manifestarsi di presunte, piccole sfere luminose che lui chiama Shinies (“bagliori”) da un conoscente che le avrebbe viste vicino al suolo insieme con un amico (anche dentro una tenda) Poi avrebbe fatto due avvistamenti diretti nel periodo nell’estate 2003, mentre un suo compagno gli ha descritto un curioso effetto fisiologico da lui constatato nell’aprile 2004.

Primo avvistamento: tramonto di una sera del luglio o agosto del 2003, in località Whiskey Creek. Wilder osserva una sfera del diametro di circa 8 cm, auto-luminosa, fluttuare a circa 30-60 cm da terra, simile ad una perfetta bolla di sapone. Si sposta ad una velocità di circa 30cm/s, segue un sentiero e poi raggiunge un albero. Sale fino alla cima e rimane immobile, poi sparisce.

Secondo avvistamento: la seconda sera della stessa spedizione, nella vicina località di Rainie Falls, Wilder, svegliatosi di notte, poco dopo le 4 osserva due luci che ammiccano sopra una capanna di legno a meno di 20 m da lui. Si trovano a circa 60 cm sopra la costruzione e si muovono verso il fiume, distante non più di 20 m. Si avvicinano al corso d’acqua come “saltellando” e continuando ad ammiccare tenendosi ad un’altezza dal suolo fra i 2 ed i 3,5 m, separate fra loro di circa 60 cm. Si fermano sopra una roccia posta nell’acqua. Poi Wilder scorge un altro gruppo di luci più distanti, lungo un costone del monte. Fluttuano ad altezza costante e spariscono dietro un gruppo di alberi per ricomparire poco dopo. Intanto la prima coppia di shinies è sparita e lo stesso farà l’altro gruppo.

Effetto fisiologico: Nell’aprile del 2004, a Whiskey Creek, mentre Wilder dorme nel suo sacco a pelo, intorno alle 01.10 un amico che è con lui avverte la sensazione di avere il corpo attraversato da fortissima una corrente elettrica. Trema tutto per parecchi secondi e pensa di stare per morire fulminato, ma non subisce alcun danno. Non vedono nulla, ma il testimone si trovava a dormire esattamente in un punto posto lungo il percorso seguito dalla luce vista da Wilder nella prima occasione.

In seguito Marsha Adams ha rivolto a Wilder, per conto dell’IEA, diverse domande destinate a chiarire le caratteristiche delle EL avvistate. Il testimone non è stato in grado di dire molto del colore perché affetto da un certo grado di daltonismo, ma ha parlato a lungo della perfetta forma sferica del fenomeno del primo avvistamento e del fatto che appariva trasparente, anche se non ricorda di aver visto i dettagli del panorama attraverso di esse.
Nel secondo caso invece le due luci sopra la capanna gli ricordarono i fari posteriori di un’auto, giallastre come lampadine al tungsteno che non irradino tutta la loro potenza luminosa per via della batteria semi-esaurita. Il gruppo più numeroso appariva invece bianchissimo.
Per quanto interessante, quella descritta è comunque solo un’evidenza testimoniale ottenuta in modo casuale, senza alcun disegno di ricerca esplicitato, in mancanza di tecniche precise o di strumentazioni. La sua importanza, almeno per ora, è assai relativa.

martedì 13 novembre 2007

ARGOMENTI PER QUESTO BLOG

L'inserimento nel BLOG di info come quelle riportate, dal sottoscritto, domenica 4 novembre 2007 "COSMOS 1606 registrato", ha solamente lo scopo di illustrare sempre al meglio le funzionalità del nostro strumento [SOSO]. E' evidente che l'osservazione di passaggi di satelliti artificiali non è una nostra attività primaria, a meno che non vi siano anomalie di una qualche rilevanza. Altro discorso potrebbe essere quello di un rientro satellitare quando alla osservazione visiva fanno riscontro fenomeni per noi di un certo interesse nel campo ottico e in quello radio (ELF e VLF).
Nel caso del COSMOS 1606 d'interessante per le performance di SOSO sono la magnitudine che in linea teorica era stimata nelle effemeridi di 4.4: piuttosto vicina alla M(video) limite della configurazione attuale di SOSO

lunedì 12 novembre 2007

SETTEMBRE 2007. UN FENOMENO LUMINOSO TRANSITORIO IN ATMOSFERA DOCUMENTATO AD HESSDALEN


Copyright Sciencenter.no Bjørn Gitle Hauge (bjorn.g.hauge@hiof.no)


Nel settembre scorso, organizzato da Bjørn Gitle Hauge, facoltà di Ingegneria, Østfold College, si è svolto l'annuale ScienceCamp.
E' una idea molto orignale e ben organizzata per far fronte ad un problema presente anche in Italia: la riduzione delle iscrizioni alle facoltà scientifiche universitarie.
I norvegesi operano sui ragazzi delle scuole superiori interessandoli alle discipline scientifiche con campi di studio dove non manca certamente l'elemento "indagare il mistero" come richiamo allo spirito esplorativo dei giovani. Da leggere a questo riguardo i lavori di Erling Strand, "Using an 'unknown mystery' as a case for teaching students Information/Communication Technologies (ICT)", e dello stesso Hauge, ambedue impegnati nel Progetto Hessdalen. Nel lavoro di Hauge viene ampiamente trattata una osservazione di un Fenomeno Luminoso in Atmosfera (FLA) avvenuto durante uno degli ultimi campi, "Optical Spectrum Analysis of the Hessdalen Phenomenon. Preliminary Report June 2007", pubblicati sul sito web del CIPH
Il campo quest'anno si è svolto in settembre e nello stesso periodo di presenza in valle di Stelio Montebugnoli e Jader Monari alle prese con una manutenzione straordinario degli strumenti (ELFO, Radar e LNVA_24-20), in una missione CIPH. Giovedì 20 settembre sera le attività osservative sono iniziate 21:30 e alle 21:58, dalla postazione di monte Rogne in direzione del monte Finnsåhøgda, a ovest-sud-ovest e' stato documentato fotograficamente e con filtro spettrografico, un evento FLA. L'immagine, con esposizione di 30 secondi, è ora all'esame dei ricercatori norvegesi.

STUDIO DELLE FOTO DI UN PRESUNTO UAP (FENOMENO AEREO NON IDENTIFICATO) EXTRA-ATMOSFERICO RIPRESO DALL’ASTRONAVE SKYLAB 3 IL 20 SETTEMBRE 1973

L'11 novembre 2007 il fisico ottico statunitense Bruce Maccabee ha pubblicato qui, insieme allo studioso Brad Sparks:

un lavoro intitolato Analysis of the Photos of an Unidentified Object Observed by the Astronauts of Skylab 3.

In esso si descrivono le circostanze dell’avvistamento ottico di un presunto “satellite rosso” fatto il 20 settembre del 1973, tra le 16.35 e le 16.45 GMT, dai tre membri dell’equipaggio, gli astronauti Alan Bean, Owen Garriott e Jack Lousma e della serie di quattro immagini fotografiche a colori da loro scattate che lo ritraggono e che furono fatte con una delle macchine Nikon da 35mm disponibili a bordo.

Nelle conclusioni dello studio, Maccabee e Sparks sostengono che il fenomeno si trovava molto lontano dall’astronave e che esso fu seguito otticamente per circa 10’, ossia per un percorso orbitale pari a circa 4.600 km.

Sulla base dei dati disponibili, gli Autori ritengono che in quel momento non vi fossero satelliti artificiali in grado di render conto dell’avvistamento e delle foto, spingendosi ad affermare che il fenomeno doveva avere una natura “realmente anomala”.

Ringrazio Edoardo Russo per la segnalazione della pubblicazione.

PRECURSORI SISMICI LUMINOSI SULLA LUNA?

Nell'ambito del Workshop di Sorrento: "9th ILEWG International Conference on Exploration and Utilisation of the Moon" (ICEUM9/ILC2007) Cristiano Fidani, studioso esperto di precursori sismici, ha presentato una ipotesi di lavoro che riguarda i Transient Lunar Phenomena pensati come l'analogo di fenomeni presismici terrestri, nei terremoti:

Fidani, C. (INFN Perugia), "TLP Versus Moonquakes to Understand Earthquake Associated Phenomena", 24 ottobre 2007.

Questo studio può avere collegamenti con l'argomento di nostro interesse (Fenomeni Luminosi in Atmosfera) e più specificamente le ricerche in Hessdalen.

domenica 11 novembre 2007

9 NOVEMBRE 2007: REGISTRATO EVENTO TLE [SPRITE]

Il 9 novembre 2007 lo Smart Optical Sensors Observatory ha catturato l'immagine di uno SPRITE generatosi nella finestra utile di osservazione di SOSO alle ore 21:25 (ora locale).
L'immagine allegata è quella relativa all'allarme generato automaticamente
Nei prossimi post eventuali approfondimenti.