Il NARCAP (National Aviation Reporting Center on Anomalous Phenomena) è una piccola associazione americana il cui direttore di ricerca è Richard F. Haines, uno psicologo che ha lavorato a lungo per la NASA.
Sul sito del gruppo:
http://www.narcap.org/
si spiega che sin dalla sua nascita, avvenuta nel 1999, scopo del NARCAP è di raccogliere dati di alta qualità provenienti dal mondo aeronautico su osservazioni fatte da aeromobili in volo circa luci ed oggetti che non sembrano riconducibili a fenomeni naturali o a corpi artificiali conosciuti. Queste luci e questi oggetti sono raccolti sotto l’etichetta UAP (Unidentified Aerial Phenomena).
Di tanto in tanto, grazie ad Internet il NARCAP rende disponibili i suoi “Technical reports”, studi di grande interesse su vari aspetti del proprio oggetto di ricerca. Uno dei rapporti più recenti – risale all’aprile 2007 - s’intitola Analysis of Digital Video Aerial Event of October 23, 2004 at Osaka, Japan ed è opera dello stesso Haines oltre che di William Puckett. E’ stato distribuito in tre parti a cominciare dall’url:
Sul sito del gruppo:
http://www.narcap.org/
si spiega che sin dalla sua nascita, avvenuta nel 1999, scopo del NARCAP è di raccogliere dati di alta qualità provenienti dal mondo aeronautico su osservazioni fatte da aeromobili in volo circa luci ed oggetti che non sembrano riconducibili a fenomeni naturali o a corpi artificiali conosciuti. Queste luci e questi oggetti sono raccolti sotto l’etichetta UAP (Unidentified Aerial Phenomena).
Di tanto in tanto, grazie ad Internet il NARCAP rende disponibili i suoi “Technical reports”, studi di grande interesse su vari aspetti del proprio oggetto di ricerca. Uno dei rapporti più recenti – risale all’aprile 2007 - s’intitola Analysis of Digital Video Aerial Event of October 23, 2004 at Osaka, Japan ed è opera dello stesso Haines oltre che di William Puckett. E’ stato distribuito in tre parti a cominciare dall’url:
Lo studio valuta le immagini di un filmato fatto a circa 50 km ESE dell’aeroporto internazionale Itami di Osaka, in Giappone, intorno alle 17.30 locali dal sig. Kiyoshi Amamiya, che ha usato una videocamera digitale Hi-8 a mano. Egli stava riprendendo il passaggio di un aereo commerciale a reazione B777-300 (volo Japan Airlines 1521 proveniente da Tokyo) che stava scendendo presso l’aeroporto, quando nel display della macchina vide comparire una luce piccola ma dall’intensa luminosità giallo-bianco-arancio. Rimase in vista e fu ripresa per tre minuti prima di scomparire movendosi a velocità costante verso la parte superiore sinistra del display stesso.
Secondo gli Autori l’UAP si trovava fra l’aereo e la videocamera, aveva un’intensità luminosa almeno pari alle luci delle estremità alari dell’aereo, aveva dimensioni medie stimate in 2,5 m circa e la sua immagine parve ingrandirsi leggermente nei primi secondi della ripresa. Inoltre, nelle fasi iniziali della ripresa doveva avere una velocità angolare di 1,25 deg/sec. Il fatto che non sia stato possibile osservarne una controparte ottica fa ritenere probabile agli Autori che l’UAP emettesse radiazione IR. Infine, il numero degli UAP ripresi varia nel corso del filmato da uno a tre.
In termini di sicurezza del traffico aereo, gli Autori suppongono che se l’UAP fosse stato visibile otticamente esso avrebbe potuto attivare qualche procedura d’emergenza da parte dei piloti o addirittura una loro risposta disfunzionale.
Il NARCAP conclude che al momento attuale il potenziale UAP rimanga non spiegato in termini convenzionali.
Il NARCAP conclude che al momento attuale il potenziale UAP rimanga non spiegato in termini convenzionali.