Negli ultimi venti anni, delle osservazioni potenzialmente interessanti sono state investigate nella regione di transizione fra ionosfera e magnetosfera per trovare una correlazione fra attività sismica ed effetti ionosferici.
Le osservazioni consistono in misure di flussi anomali di particelle dallo spazio, avvenute in occasione di forti terremoti. Questi flussi di particelle, chiamati
bursts, sono caratterizzati da conteggi in rapido aumento e di breve durata di particelle ad elevata energia.
Nel recente articolo (liberamente accessibile seguendo il link corrispondente al titolo)
Fidani, Cristiano & Battiston, Roberto (2008, Novembre 26).
Analysis of NOAA particle data and correlations to seismic activity.
Natural Hazards and Earth System Sciences 8(6), 1277-1291
gli autori definiscono nuove regole per la selezione di questi
bursts dal database dei satelliti meteorologici NOAA; regole applicabili anche nelle regioni polari e dell'anomalia sud-atlantica dove i flussi sono molto più intensi.
Nel lavoro viene riportata l'analisi dell'intero
database dei satelliti NOAA 15, 16, 17 e 18, corrispondente a 10 anni di misure. I dati, analizzati per i periodi di calma solare in relazione a forti sismi, mostrano la presenza di
bursts, documentati da più di un satellite, temporalmente vicini ai sismi suddetti.
Questo studio preliminare è stato testato sui maggiori eventi sismici della regione indonesiana nell'intero periodo di tempo 1998-2008, includendo il terremoto di Sumatra.
(Si ringrazia Cristiano Fidani)