sabato 22 dicembre 2007

SUPER-AURORE A BASSE LATITUDINI NEL PASSATO DEL GIAPPONE

Pur risalente a tre anni fa, un articolo di tre studiosi giapponesi disponibile all'url:

http://www.terrapub.co.jp/journals/EPS/pdf/2004e/5612e041.pdf

presenta per noi notevole interesse.

Si tratta di "Understanding the 'SEKKI' phenomena in Japanese historical literatures based on the modern science of low-latitude aurora", uscito alle pp. e41-e44 del n. 56 del 2004 della rivista Earth Planets Science. Gli Autori sono Yoh Nakazawa, insegnante di scuola superiore, Toshimi Okada, della Facoltà d'Ingegneria dell'Università della Prefettura di Toyama e Kazuo Shiokawa, del Laboratorio per l'ambiente terrestre-solare dell'Università Nagoya.

Sebbene per il Giappone siano note numerose aurore spettacolari osservate alle latitudini più elevate, il fenomeno si è verificato in località poste assai più a sud sia in tempi recenti sia, con effetti vistosissimi, nel passato anche remoto.

A questo proposito, gli Autori hanno preso in considerazione le descrizioni letterarie disponibili meglio utilizzabili a fini analitici circa un fenomeno che in giapponese è denominato sekki, ossia "aria rossa". Sono stati valutati in modo particolare sedici episodi di sekki verificatisi fra il 1150 ed il 1859. In essi si verificarono manifestazioni luminose ionosferiche spettacolari a latitudini comprese fra 36.6° e 34.2° (per intendersi, sino ad un'altezza pari a quella della Tunisia centrale).

Dopo una valutazione delle caratteristiche fenomenologiche e delle relative estrapolazioni in termini di emissioni atomiche in funzione dei colori prevalenti e di effetti percepiti dai testimoni, lo studio si sofferma ancora di più su due eventi, ricchi d'insegnamenti in modo speciale, verificatisi nel 1204 e nel 1770.

La conclusione è che queste antiche descrizioni fatte da eruditi locali si riferiscono davvero a casi di eccezionali aurore visibili a latitudini insolite. Dunque, la prosecuzione odierna delle misurazioni di osservazioni analoghe sul territorio giapponese dovrebbe essere importantissima per lo studio di meccanismi magnetosferici specifici per queste occasioni.

Il fenomeno delle aurore a latitudini basse è naturalmente di particolare rilievo anche per un Paese come l'Italia, il cui territorio si estende in lunghezza verso sud fin quasi a 36.5° di latitudine. Purtroppo, finora nessun geofisico ha realizzato un catalogo delle aurore osservate da noi nel passato lontano o in quello recente.

2 commenti:

RL ha detto...

Mi limito a commentare l'ultimo paragrafo.

L'assenza, non solo per la penisola italiana ma per tutta l'area mediterranea, di cataloghi attendibili di osservazioni di manifestazioni di aurore è purtroppo un problema che limita le ricerche nel campo delle aurore a bassa latitudine e delle cosiddette "aurore sporadiche" (quelle che compaiono in periodi di debole o moderata attività geomagnetica a bassa latitudine geomagnetica).

Il fisico e storico della geofisica e dell'astronomia spagnolo José Martinez Vaquero, oggi professore associato all'Universidad de Extremadura, e alcuni altri ricercatori iberici hanno prodotto nell'ultimo decennio, all'interno di un progetto di ricerca volto alla ricostruzione dell'attività solare e degli effetti di questa sul clima, diversi articoli volti a migliorare la conoscenza degli eventi aurorali storici nella penisola iberica e nei possedimenti spagnoli e portoghesi. Limitamente ai primi è possibile ricordare:

Vaquero, José Martinez, & Gallego, M.C. (2001). Two early observations of aurora at low latitudes. Annales Geophysicae 19, 809-811.

Vaquero, José Martinez (2001). An aurora observed from Badajoz (Spain) in 1770. The Observatory 121, 386-387.

Vaquero, José Martinez, Gallego, M.C., & Garcia, J.A. (2003). Auroras observed in the Iberian Peninsula (1700–1855) from Rico Sinobas’ catalogue. Journal of Atmospheric and Solar-Terrestrial Physics 65, 677–682.

Vaquero, José Martinez, & Trigo, Ricardo M. (2005). Auroras observed in Portugal in late 18th century obtained from printed and manuscript meteorological observations. Solar Physics 231(1-2), 157-166.

Vaquero, José Martinez, Trigo, Ricardo M., & Gallego, M. C. (2007). Sporadic aurora from Spain. Earth Planets Space 59, e49-e51

Sarebbe davvero auspicabile, oltre che interessante ed utile, svolgere analoghe ricerche sul materiale di area italiana...

RL ha detto...

Sempre in merito a cataloghi di aurore per l'area mediterranea, vista la vicinanza e la conseguente rilevanza per la penisola italiana, si deve anche segnalare

Lisac, Inga, & Marki, Antun (1998). The auroral events observed from Croatia and a part of surrounding countries. Geofizika 15(1), 53-68.

L'articolo, apparso un decennio fa sulla rivista edita dall'Andrija Mohorovicic Geophysical Institute dell'Università di Zagabria, raccoglie 37 eventi osservati fra il 1737 e il 1991 da quella parte della penisola balcanica compresa fra 42° e 45.5° N di latitudine e fra 13° e 19° E di longitudine.