Dal 2007, quando, recependo gran parte degli stimoli espressi nell'International Projet Hessdalen Workshop (IPHW2006) svoltosi nell'estate 2006 presso la sala del Visitor Center dei Radiotelescopi di Medicina (BO) che raccomandavano una attenzione particolare all'uso del monitoraggio strumentale automatico dei fenomeni luminosi in atmosfera, il CIPH si è dato come mission la progettazione e la realizzazione di strumentazione specifica.
I relatori convenuti a Medicina, avevano inoltre anche auspicato che l'osservazione fosse multi-strumentale, ovvero non solo nel campo degli eventi otticamente rilevabili, ma anche nella ormai accertata controparte radio, ovvero le "firme" lasciate da molteplici fenomeni otticamente rilevabili (aurore boreali, bolidi e superbolidi, meteore, fulmini, fulmini globulari, TLE (Transient Luminous Events: sprite, gigantic jet, blue jet, ecc) nelle bande radio più basse dello spettro elettromagnetico
ELF (Extremely low frequency) 3–30 Hz
ULF (Ultra low frequency) 300–3000 Hz
VLF (Very low frequency) 3–30 kHz
ULF (Ultra low frequency) 300–3000 Hz
VLF (Very low frequency) 3–30 kHz
la copertura pressoché totale delle telecamere del network IMTN
Quest'anno per il CIPH è il 12 anno di attività. Una decina di missioni in Norvegia dal 2000 ad oggi decine di articoli pubblicati sui suoi siti WEB*; partecipazioni referenziate in tesi di laurea, interventi in documentari ispirati dalle ricerche nella valle norvegese. Il CIPH, inoltre, cura un database bibliografico dedicato ai LTPA, Luminous Transient Phenomena in the Atmosphere.
Per confermare il suo impegno nella ricerca, il CIPH, al cui suo acronimo, (Comitato Italiano per il Progetto Hessdalen) si accompagna sempre più spesso l'altro acronimo SOSO (Smart Optical Sensors Observatory), in questi primi mesi del 2012 ha dato inizio ai test di un nuovo strumento per il monitoraggio dei TLE basato sul prototipo progettato e realizzato da Nico Montigiani, uno dei fondatori di IMTN, come contributo alla ricerca sui TLE. Si tratta di una versione motorizzata di una normale telecamera e il suo container usata per la ripresa di LTPA. Può muoversi sul piano orizzontale (pan) e verticale (tilt) creando così un sistema altazimutale sufficientemente preciso per puntare la camera nella zona dove si stanno verificando celle temporalesche, che sono generatrici dei TLE. I risultati di questo tipo di strumento, chiamato TLE TRACKER, ci sono già e almeno una volta è stata possibile una correlazione ottico-radio anche se da parte di due diverse stazioni di monitoraggio: quella di Montigiani, in Toscana e la stazione di Cumiana diretta da Renato Romero. Attualmente nel network IMTN operano tre strumenti analoghi, a Ferrara (Ferruccio Zanotti) in provincia di Firenze, a Scandicci (Nico Montigiani) e in provincia di Bologna, a Medicina (CIPH-SOSO)
La versione del TLE-TRACKER del CIPH-SOSO è stata sviluppata in linguaggio Python ed è operante su multi-piattaforma (WINDOWS, LINUX e MAC).
montaggio del pan-tilt |
FOV (Field of View) del TLE-TRACKER: la linea azzurra indica i target |
lo shelter HeRA-SOSO collocato a Medicina |
Lo stesso TLE ripreso dalla stazione IMTN di Ferrara (F.Zanotti) |
nel video l'animazione del tracciamento delle celle temporalesche
team manager SOSO TLE-TRACKER: Massimo Silvestri.
Si ringraziano per la collaborazione Nico Montigiani, Massimiliano Mannucci, Diego Valeri, Ferruccio Zanotti
* CIPH, CIPH-SOSO
2 commenti:
Al momento risultano moltissime altre catture di sprite nella scorsa notte dal centro e nord italia e, sempre in questo momento, almeno due osservazioni registrate si riferiscono ad un unico evento. Questo alle 15.30 circa
catture, almeno dalla stazione IMTN di Ferrara, di altri sprite nella otte dal 13 al 14. l momento risultano 38 catture Emilia-Romagna e 15 in Abruzzo.
per seguire l'andamento della raccolta dati e i primi esami delle osservazioni,
http://meteore.forumattivo.com/f23-tle-transient-luminous-events-eventi-luminosi-transienti-in-atmosfera
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