Informazioni, dati e documenti saranno messi a disposizione della comunità scientifica e della società civile. Questo l’obiettivo dell’accordo siglato tra CNR e MIUR: il primo progetto del genere in Italia, anche per colmare il nostro gap nel contesto internazionale. Il progetto si inserisce nell’ambito delle iniziative previste dall’Agenda digitale italiana
Una biblioteca digitale aperta alla comunità scientifica e al sistema Paese: istituzioni, imprese, cittadini. Questa l’iniziativa attivata in collaborazione dal Dipartimento per la digitalizzazione della Pa e l'innovazione tecnologica e dal Consiglio nazionale delle ricerche (CNR), nell'ambito del protocollo di intesa siglato dal ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, Francesco Profumo e dal Presidente del CNR, Luigi Nicolais.
“In internet, le biblioteche digitali rappresentano spazi aperti, reali e virtuali, dell’informazione e della conoscenza, indipendentemente dalla collocazione fisica dei dati e dalla localizzazione dell’utenza”, commenta il ministro della ricerca, Francesco Profumo. “Questo progetto, denominato ‘Science & technology digital library’, prevede la realizzazione di servizi innovativi che consentano l’accesso e il riutilizzo dei dati scientifici e lo sviluppo di soluzioni tecnologiche avanzate. L’obiettivo è assicurare la massima diffusione della conoscenza quale elemento fondamentale per il progresso civile, economico e culturale, rendendo trasparenti e comprensibili i processi della ricerca scientifica e tecnologica (open science) e disponibili i risultati della ricerca finanziata con fondi pubblici (open access)”.
La ‘Science & technology digital library’ si inserisce tra le iniziative dell’Agenda digitale italiana che mirano a sfruttare le tecnologie dell'informazione e della comunicazione per favorire innovazione, crescita economica e competitività, in linea con l’Agenda digitale europea (Strategia Eu 2020). “Questa biblioteca digitale, la prima del genere in Italia, prende le mosse dal nostro articolato sistema bibliotecario, caratterizzato da multidisciplinarietà e specializzazione dei servizi”, spiega Maurizio Lancia, direttore dell’ufficio Sistemi informativi e documentali del CNR. “E punta a favorire l’interconnessione, l’interoperabilità e lo scambio di dati e informazioni con i principali sistemi informativi nazionali e internazionali, a potenziare e qualificare ulteriormente i servizi digitali già offerti e a porre le basi per un Sistema nazionale dell’informazione scientifica. Nella logica ‘open’, il progetto favorirà strategie e iniziative cooperative per l’accesso aperto e certificato a pubblicazioni scientifiche, documenti di ricerca, dati scientifici, tecnici, statistici, attività e programmi di ricerca, expertise”.
Rispetto al contesto internazionale, la produzione bibliografica, i dati e i documenti nel nostro Paese risultano meno accessibili e scarsamente integrati a causa dell’insufficienza di strategie e progetti mirati. “Il Cnr in tale contesto può, per vocazione, profilo istituzionale e competenze, interpretare il ruolo di centro di riferimento nazionale per lo sviluppo di sistemi e servizi per l’accesso aperto e trasparente all’informazione e alla conoscenza scientifica”, commenta il presidente Luigi Nicolais. “Le recenti iniziative dell’Ente per la razionalizzazione dell’acquisizione e gestione delle risorse bibliografiche e per il potenziamento di molti servizi rappresentano un primo passo in tale direzione”.
“Questo progetto rappresenta un esempio di collaborazione strategica e fattiva tra istituzioni attivamente impegnate nel processo di rinnovamento della pubblica amministrazione”, spiega Paolo Donzelli, direttore generale dell’Ufficio studi e progetti per l’innovazione digitale del Dipartimento, “e costituisce una componente importante delle numerose iniziative nazionali mirate a innovare l’interazione tra istituzioni e società civile”.
I servizi saranno profilati sulle diverse esigenze dell’utenza. Per favorire le nuove professionalità nei settori bibliotecari, informativi e documentali, il progetto prevede anche un servizio di formazione a distanza attraverso percorsi e strumenti didattici innovativi “che potrà aprirsi verso la ‘Collective intelligence’ con l'aiuto di tecnologie di ultima generazione come il web semantico”, conclude Lancia.
Un altro step è rappresentato dalla realizzazione - nella Biblioteca centrale del CNR, depositaria della produzione scientifica e tecnologica nazionale - di uno spazio multimediale e polifunzionale interattivo, in collegamento costante con il patrimonio di competenze dei nostri ricercatori. Gli utenti potranno usufruire del supporto di personale specializzato, con particolare attenzione alla fruizione di spazi e servizi per l’utenza diversamente abile.
Ufficio Stampa CNR
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