domenica 15 luglio 2012

EVENTI LUMINOSI TRANSITORI: ISS "EXPEDITION 31" CATTURA "RED SPRITE"

Red Sprite (folletto rosso) è la definizione con la quale i ricercatori hanno battezzato una particolare visualizzazione ottica di quelli, che più seriamente, e correttamente, sono definiti Eventi Luminosi Transitori  (Transient Luminous Events: TLE).
Ricorrendo a nomi più propriamente del regno folkloristico e favolistico del Nord Europa,  varie e diverse visualizzazioni ottiche sono state catalogate dagli scienziati: Elfi (Elve), Troll, Gnomi, Pixie (un folletto del folklore anglosassone), ecc. Ma vi sono anche definizioni meno fantasiose come, ad esempio "blue jet", "upward lightning", "blue starters", "gigantic jets", ecc

Questi TLE possono presentarsi singoli o raggruppati (cluster) e possono essere registrati anche nella controparte radio delle basse e bassissime frequenze (VLF e ULF).
Si verificano ad una altitudine dai 50 agli 80 chilometri  nell'atmosfera. E possono avere estensioni di alcune decine di chilometri, esono generati in celle temporalesche, in relazione a fulmini.

Secondo alcuni autori la loro esistenza venne ipotizzata fin dagli anni '20 del '900 ma furono osservati e documentati per la prima volta nel 1989 e ricevettero una conferma da una campagna di ricerche svoltasi nel 1994. Furono documentati, questa volta però dallo spazio verso la Terra, anche dalla sfortunata e tragica missione spaziale STS 107 (COLUMBIA)

"Giorno 6 della missione  (21gennaio 2003) ... Lo specialista del carico utile 
dell’Agenzia Spaziale Israeliana Ilan Ramon...
è riuscito a riprendere nell’alta atmosfera i fenomeni elusivi
conosciuti come "spettri" e "folletti" utilizzando l’attrezzatura MEIDEX"


credit Yoav Yair, Open University of Israel


A Ramon è dedicato un team che si occupa presso l'Università di Tel Aviv di TLE, qui info sull'incidente allo Space Shuttle Columbia.


Alcuni mesi fa, in aprile, la stazione spaziale internazionale ISS riprendeva un "red sprite" durante la "Expedition 31"  mentre viaggiava a sud-est dal centro di Myanmar (Birmania) a nord della Malesia. Le immagini fisse, tratta da un documento video visibile nella pagina della NASA,  fanno parte di un time-lapse movie raccolti alle 13:41--13:47 (TU:Tempo Universale) il 30 aprile 2012. Lo sprite si verifica circa 6 secondi dall'inizio del video, sopra un luminoso lampo gamma nel quadrante in alto a destra.

VIDEO © 2012 NASA

I TLE sono difficili da osservare perché durano solo per pochi millisecondi e si verificano al di sopra di formazioni temporalesche da qui la relativa difficoltà di oservarli da terra perchè ostacolati all'osservazione dalle nuvole stesse che li producono. Possono, inoltre, inviare impulsi di energia elettrica verso la ionosfera.

In Italia la prima osservazione documentata di TLE è del 2007 ed è della nostra stazione di monitoraggio SOSO, allora collocata a Idice di S.Lazzaro di Savena, Bologna.
In Italia poi creato e organizzato uno dei network amatoriali, (amatoriale nella forma, ma professionale nei fatti) più attivi, anche a livello internazionale, per il monitoraggio dei TLE: IMTN, Italian Meteor and TLE Network, che si occupa, con altrettanto successo, di meteore e bolidi. Oggi oltre alle videocamere a corpetura quasi totale della Penisola,  dispone al momento di almeno tre postazioni TLE TRACKER in grado di posizionare automaticamente  le videocamere verso le celle temporalesche, permettendo la registrazioni anche a centinaia di chilometri di distanza di TLE.
Uno di questi strumenti è presso la stazione sperimentale SOSO-HeRA a Medicina (BO), gli altri a Ferrara e in Toscana.


la stazione sperimentale SOSO-HeRA



Per meglio comprendere e studiare il meccanismo di generazione dei TLE, i tassi di occorrenza globali, le distribuzioni di fulmini e TLE e la relazione tra fulmini, TLE e TGF (Terrestrial Gamma-ray Flashes) nei prossimi mesi, se non ra poche settimane, (appena vi saranno le condizioni ideali), dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) sarà attiva la missione JEM-GLIMS (Global Lightning and sprIte MeasurementS on JEM-EF [Japanese Experiment Module - Exposed Facility])  una piattaforma esterna con numerosi strumenti ottici e radio che nelle intenzioni del team internazionale di ricercatori sui Transient Luminous Events dovrebbero dare anche risultati innovativi come la contemporanea rilevazione da terra e dallo spazio di un medesimo evento,  missione particolarmente impegnativa viste le caratteristiche del fenomeno che nelle sue prime manifestazioni, ricordiamo, veniva definito "elusivo" e subito battezzato con un nome tutt'altro che "tecnico", ma leggendario e mitico: "Folletto Rosso".

JEM-GLIMS Mission
Earth Observation from the International Space Station Current status and future (p.8)






2 commenti:

Renzo Cabassi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Renzo Cabassi ha detto...

http://www.spaceflight.nasa.gov/spacenews/reports/sts-107/sts-107-07.html

qui si trova la parte del report della missione Columbia (NASA) del 2003 con la specifica delle riprese di sprite