Una relazione presentata la mattina di ieri 9 luglio nel corso dell'ISBL08, il grande simposio di cui abbiamo riferito da ultimo in un post di poche ore fa, è stata tenuta dai fisici Vladimir L. Bychkov e Anatoly I. Nikitin, membri rispettivamente della Facoltà di fisica dell'Università statale "M. V. Lomonosov" di Mosca e dell'Istituto per i problemi energetici della chimica-fisica dell'Accademia delle Scienze di Russia. La relazione s'intitola Recent Ball Lightning Investigations: Short Review.
Essa prende in esame l'intero arco della ricerca sui BL degli ultimi due-tre anni. Ecco quanto ne emerge.
- Gli studiosi G. Dijkhuis, A. Keul, V. Bychkov ed A. Nikitin (olandese il primo, austriaco il secondo e russi gli ultimi due) hanno proseguito la raccolta dei dati osservativi provenienti da testimoni casuali.
- Altri studiosi, in specie I. Stakhanova, A. Keul ed A. Grigor’ev si sono concentrati sull'analisi statistica dei dati.
- A. Nikitin ha effettuato analisi dettagliate di foto di presunti BL con una serie di modellazioni delle condizioni di ripresa.
- Una maggiore enfasi è stata posta sulle analisi di residui e di tracce, in modo da cercare di desumere caratteristiche energetiche ed elettriche e proprietà meccaniche dei BL.
- Secondo i relatori l'analisi di certi casi di BL dalle grandi dimensioni e di osservazioni di presunti "UFO" con caratteristiche accostabili a quelle dei BL indicherebbe che un certo numero dei cosiddetti "UFO" sarebbero in realtà fulmini globulari.
- L'analisi delle osservazioni di long lived luminous object (LO) in occasione di terremoti, di eruzioni vulcaniche o in relazione a certi processi geotettonici indicherebbe che parte dei BL potrebbero avere origine in processi endogeologici, in specie in alcune rocce elettricamente cariche.
- L'analisi delle osservazioni di alcuni corpi gelatinosi connessi ad osservazioni di BL indica la possibilità che essi abbiano un'origine biologica.
- L'attività sperimentale di modellazione di analoghi dei BL in laboratorio si è concentrata sulla modellazione di strutture eterogenee che si trovino in condizioni plasmatiche (S. Emelin, A. Klimov, J. Abrahamson, E. Jerby ed V. Dikhtyar, A. Pavao e G. Paiva), su certi processi di combustione (P. Coleman) sui plasmoidi (A. Klimov), su strutture a vortice e sulla combinazione di processi plasmatici e di combustione (V. Kunin ed L. Furov, G. Shabanov, S. Stepanov, G. Fussman, S. Emelin ed A. Pirozersky, R. Kuzmin e B. Shvilkin, A. Klimov, V. Bychkov ed I. Timofeev, A.Vlasov). Altri esperimenti hanno riguardato gli oggetti di plasma a vita lunga nell'acqua (P. Golubnichiy e P. Krutov). Proseguono anche gli esperimenti sulla modellazione dei BL in relazione a diverse radiofrequenze (K. Chukanov, H. Ofuroton, Y.-H. Ohtsuki, M. Kamogava). Da questo lavoro di laboratorio emerge che certe caratteristiche dei BL (forma, luminosità, moto, vita media, caratteristiche elettriche) sono ora riproducibili con regolarità. Fra i risultati più promettenti è menzionata la riproduzione di molte delle caratteristiche dei BL "naturali" in occasione di esperimenti relative alla modellazione di varie strutture eterogenee.
- Particolare attenzione è stata posta ai risultati sperimentali ed all'analisi teorica delle peculiari interazioni fra BL e lastre di vetro come quelle delle finestre (A. Nikitin, T. Nikitina, V. Bychkov, V. Gabyshev). Dagli studi parrebbe che i BL possano produrre fori nei vetri solo a certe condizioni, fra le quali la presenza in essi di cariche unipolari. Sono in corso discussioni su come affrontare sia sul piano sperimentale sia su quello teorico il problema della mancanza di tracce visibili al passaggio di parecchi BL attraverso vetri.
- La modellazione teorica ha condotto all'ulteriore sviluppo di teorie come quelle dei BL a carica unipolare (V. Bychkov, A. Nikitin) e dei BL come oggetti liquidi (A. Grigor’ev), del modello dei maser-cavitoni (P. Handel) ma pure alla discussione delle critiche ad esso rivolte (I. Wieder, A. Nikitin). Continua pure il lavoro sui BL a campo magnetico libero (D. Callebaut), anche se parrebbe che oggetti del genere, se esistenti in natura, potrebbero essere solo dei precursori dei veri e propri BL. Si sono fatte strada anche nuove teorie come quella dei BL considerati quali aggregati di aerosol formati da micro-batterie chimiche (O. Mesheryakov) o dei BL come area di combustione di gas incendiatisi (M. Chaivanov).
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