giovedì 5 giugno 2008

I PRECURSORI DEL SISMA CINESE DI TANGSHAN (1976)

I presunti precursori del disastroso sisma cinese del 12 maggio scorso, di cui si è parlato in due post del 16 e del 20 maggio, hanno riacceso nell'opinione pubblica cinese il dibattito sui segnali che annunciano le scosse telluriche. Il 24 maggio l'agenzia France Press ha pubblicato in merito un dispaccio proveniente dalla Cina che si può leggere alla pagina:


Esso ha riportato alla luce alcune delle tante testimonianze su fenomeni anomali di vario genere che furono osservati prima dello spaventoso sisma di Tangshan, che secondo le stime più prudenti uccise in quella zona del nord del Paese nelle prime ore del 28 luglio 1976 almeno 240.000 persone, diventando così il peggior terremoto della storia moderna.

Fu Wunran, che a suo tempo era un giovane contadino, ha ricordato per la stampa che prima della scossa i cani presero ad abbaiare ed a guaire in modo straziante, che mucche e cavalli sbattevano la testa contro le pareti delle stalle e che topi e serpenti erano usciti in gran quantità allo scoperto. Nelle settimane precedenti il disastro, inoltre, il livello delle acque dei pozzi era diminuito in modo vistoso per aumentare di colpo poche ore prima della scossa. Alcune sorgenti addirittura produssero degli zampilli d'acqua assai intensi e mai visti prima.

Secondo Fu Wunran ci furono anomalie comportamentali anche negli esseri umani. Molte persone quella notte erano irritabili e mostravano sintomi di confusione mentale. Si registrò un gran numero di risse.
Chang Qing, oggi settantunenne ed a suo tempo fotografo, ricorda che quella notte la temperatura si alzò parecchio in pochi minuti. Alle 2 molti si alzarono gettandosi acqua addosso per rinfrescarsi e per farsi aria con i ventagli. Subito dopo la scossa, invece, d'improvviso la temperatura sarebbe scesa.

Jiang Mo, 59 anni, ha invece rammentato di aver visto quella notte, insieme a molti altri, delle EQL mentre era sveglio per il gran caldo. Le ha descritte come "simili a delle esplosioni, a dei lampi intensi ed improvvisi, ma del tutto silenziosi".

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