martedì 6 novembre 2007

“CHHIR BATTI”: EARTH LIGHT (EL) RICORRENTE DI UNA PALUDE DEL NORD-OVEST DELL'INDIA

Il 27 agosto 2007 il quotidiano indiano “Ahmedabad Online” ha dato notizia, con un articolo postato all’url:
non più disponibile ma il cui testo è recuperabile all’url:
di un fenomeno EL che sarebbe osservato “da tempo immemorabile” o perlomeno “da secoli” nelle paludi di Banni, che si formano nella stagione delle piogge all’interno del deserto del Rann of Kutch, una zona di circa 30.000 km quadrati nello stato indiano del Gujarat, nell’India nord-occidentale.
Una cartina approssimativa della zona dei fenomeni è scaricabile all’url:
http://www.cedobirding.com/kutchmapnew_net_1_.jpg

La EL possiede anche un nome nella lingua parlata nella zona, che è il Kutchi-Sindhi. Essa è denominata Chhir Batti, parole che significano rispettivamente “fantasma” e “luce”.
Il fenomeno sarebbe osservabile tutte le sere.

Un naturalista che dirige il “Centre for Desert and Ocean”, che si trova nel villaggio di Moti-Virani, il dott. Jugal Kishor Tiwari, che ha lavorato pure per la “Seawater Foundation” statunitense, l’ha vista diverse volte a partire dal 1990 e l’ha descritta con caratteri del tutto tipici.
Essa avrebbe l’apparenza di una lampadina al mercurio ed a volte cambierebbe colore in blu ed in rosso. Sarebbe simile ad una “palla di fuoco, che talora si ferma ed altre si sposta veloce come una freccia”.
La EL sarebbe osservabile dopo le 20 locali nelle sere più buie e si sposterebbe sempre ad un’altezza dal suolo compresa fra i 60 cm ed i 2,40-3,00 m.
Ripetendo un’idea tipica dei racconti su EL ed IF, Tiwari ha dichiarato che il fenomeno sarebbe innocuo, ma che seguendola si correrebbe il rischio di perdersi nella giungla. Essa giocherebbe infatti come a nascondino con le persone, avvicinandosi ed allontanandosi a bella posta.
Sempre secondo Tiwari il fenomeno si presenterebbe anche in forma multipla. Il 5 novembre 2005, ad esempio, lui e la sua squadra di collaboratori l’avrebbero localizzata in sette punti diversi in contemporanea. Avrebbero interessato al fenomeno anche un celebre ornitologo statunitense, William Clark, che però non sarebbe stato in grado di fornire alcuna spiegazione.

Una biografia del dott. Tiwari, titolare di numerose pubblicazioni scientifiche, è reperibile insieme ai suoi recapiti all’url:

2 commenti:

Renzo Cabassi ha detto...

Spesso capita di leggere di "aree di ricorrenza" di segnalazione di fenomeni luminosi in atmosfera: MinMin, Brown Mountain, Marfa, Yakima, Hessdalen, Berbenno... ecc. Esiste un elenco che riporti le "aree" effettivamente ANCORA attive (segnalazioni negli ultimi N anni), oppure il periodo di attività (vedi Berbenno). Sarebbe interessante anche che in questo elenco fosse annotato se gli eventi hanno avuto riscontro in attivita' di ricerca (professionale) e di attività non solo d'indagine su eventi e tesimonianze, ma anche di osservazione strumentale.

giuseppe s ha detto...

Renzo,
il mio data base ELIA (Eart Light International Archive), di cui parlo anche nel contributo pubblicato negli atti dell'International Project Hessdalen Workshop (2007) comprende sia la segnalazione delle aree con attività recente sia quella di eventuali ricerche professionali e di utilizzi di strumentazioni.
ELIA è in fase di lenta implementazione e prevedo il rilascio di una versione 1.0 entro il giugno 2008.