L’osservazione di emissioni anomale di radon è stata rilevata ormai in moltissime occasioni prima di sismi di forte intensità. Essa è stata collegata da un certo numero di scienziati ai fenomeni EM che precedono i sismi, ad esempio alle intense fluttuazioni del campo elettrico atmosferico e ad alcuni disturbi ionosferici. Sono ormai trent’anni che se ne discute il potenziale come precursore sismico.
Al riguardo un gruppo di sette scienziati giapponesi capeggiati da Y. Omori, del Dipartimento di Scienze geoambientali della Tohoku University di Sendai (gli altri sei Autori, ossia Y. Yasuoka, H. Nagahama, Y. Kawada, T. Ishikawa, S. Tokonami ed M. Shinogi provengono da altre istituzioni universitarie o dall’Istituto nazionale di scienze radiologiche di Chiba) ha pubblicato il mese scorso un saggio di notevole importanza nella rivista Natural Hazards and Earth System Sciences e più esattamente alle pp. 629-635 del n. 5 del vol. 7 dell’anno 2007.
Si tratta di “Anomalous radon emanation linked to preseismic electromagnetic phenomena”. Potete scaricarlo all’url:
http://www.nat-hazards-earth-syst-sci.net/7/629/2007/nhess-7-629-2007.pdf
In questo lavoro gli Autori analizzano la concentrazione del radon atmosferico e stimano i cambiamenti che le condizioni elettriche dell’atmosfera subiscono quando si verificano anomalie nella concentrazione del radon in situazioni pre-sismiche.
Gli scienziati sostengono che l’incremento del radon obbedisce ai processi evolutivi dei danni crostali, seguendo una crescita esponenziale che prosegue sino al momento del terremoto.
Ancora più rilevante il fatto che l’emanazione di radon provochi la diminuzione del campo elettrico atmosferico sino al 40% e che ne influenzi l’intensità massima sino a 104 - 105V/m, in modo tale da innescare disturbi ionosferici almeno in potenza in grado di contribuire a diversi tipi di fenomeni.
In conclusione, secondo gli Autori i cambiamenti osservati rientrano nei valori necessari per spiegare i fenomeni EM associati a terremoti di forte intensità.
Al riguardo un gruppo di sette scienziati giapponesi capeggiati da Y. Omori, del Dipartimento di Scienze geoambientali della Tohoku University di Sendai (gli altri sei Autori, ossia Y. Yasuoka, H. Nagahama, Y. Kawada, T. Ishikawa, S. Tokonami ed M. Shinogi provengono da altre istituzioni universitarie o dall’Istituto nazionale di scienze radiologiche di Chiba) ha pubblicato il mese scorso un saggio di notevole importanza nella rivista Natural Hazards and Earth System Sciences e più esattamente alle pp. 629-635 del n. 5 del vol. 7 dell’anno 2007.
Si tratta di “Anomalous radon emanation linked to preseismic electromagnetic phenomena”. Potete scaricarlo all’url:
http://www.nat-hazards-earth-syst-sci.net/7/629/2007/nhess-7-629-2007.pdf
In questo lavoro gli Autori analizzano la concentrazione del radon atmosferico e stimano i cambiamenti che le condizioni elettriche dell’atmosfera subiscono quando si verificano anomalie nella concentrazione del radon in situazioni pre-sismiche.
Gli scienziati sostengono che l’incremento del radon obbedisce ai processi evolutivi dei danni crostali, seguendo una crescita esponenziale che prosegue sino al momento del terremoto.
Ancora più rilevante il fatto che l’emanazione di radon provochi la diminuzione del campo elettrico atmosferico sino al 40% e che ne influenzi l’intensità massima sino a 104 - 105V/m, in modo tale da innescare disturbi ionosferici almeno in potenza in grado di contribuire a diversi tipi di fenomeni.
In conclusione, secondo gli Autori i cambiamenti osservati rientrano nei valori necessari per spiegare i fenomeni EM associati a terremoti di forte intensità.
1 commento:
Chi può e sà vada avanti nelle ricerche.
A mio avviso la predizione dei sismi può o potrà essere spiegata, da lettura di dati di natura differente, congiuntamente e coordinati tra loro, all'interno o dentro il vincolo di una teoria e interpretazione del fenomeno del collasso sismico, che nei dati trova o troverà le conferma.
Questo ancor prima dell' attesa di un dato spia, il quale per me lascia il tempo che trova.
Perciò credo che il Tecnico Giuliani attendesse il dato e quando questa volta il dato si è manifestato, ha avuto la coincidenza della sua predizione.
Ma la terna predittiva, sciame sismico-radon-sisma però, quasi mai è stata coincidente.
Un saluto, con un pensiero ai cittadini dell'Aquila.
Giorgio - GE
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