mercoledì 3 dicembre 2008

SPRITES DEL 30 NOVEMBRE

Questo post è stato aggiornato l'11 dicembre 2008.

A conclusione di un mese di novembre ricco di tardi sprites ripresi dall'Italia, ancora una notte con buoni risultati osservativi.

Nelle prime ore del 30 novembre, infatti, fra le 02h06m e le 02h38m UT (03h06m e 03h38m TMEC), la stazione automatica SOSO-Idice di San Lazzaro di Savena (BO) ha ripreso almeno tre diversi eventi sprites associabili all'attività temporalesca sull'Italia centrale.



(Met-9, 30 novembre 2008, 02.00 UT. Immagine nel canale 10,8 μm in falsi colori. Copyright 2008 EUMETSAT)

Per un'analisi della situazione meteorologica si rimanda al Rapporto radar dell’evento meteorologico del 27, 28, 29, 30 novembre e 1 dicembre 2008, prodotto dall'Area modellistica e radarmeteorologia del Servizio Idro-Meteo-Clima dell'Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente emiliano-romagnola.

02h06m33s UT (video)

Prima una serie di column sprites, subito seguiti (nel secondo frame quando ancora è percepibile il primo gruppo) da uno sprite più complesso.



02h10m06s UT (video)

Un nuovo gruppo di sprites. Nel secondo frame pare ancora avvertibile la traccia di uno di essi.

02h38m15s (video)

Di nuovo un column sprite (in due frames).



Valutazione sugli sprites italiani del 30 novembre 2008
Diego Valeri (ITA.TOR.), 10 dicembre 2008

Azimuth: 153°.0±2°.9
Altezza angolare, sull'orizzonte: 30°.7±0°.6
Quota minima: 77±2 km s.l.m.
Quota massima: 89±3 km km s.l.m.
Distanza lineare dal SOSO: 174±7 km

Per i frames osservati, non ci sono sostanziali differenze tra i fotogrammi, considerando che gli altri sprites della sequenza sono apparsi lungo la stessa direttrice angolare, e quindi portandosi alle medesime quote dei suddetti, entro gli errori di misura.

Correzioni apportate:

Curvatura terrestre
Deformazioni obiettivo
Rifrazione dell'aria
Effetto di saturazione dei pixels

(Si ringraziano Niccolò Ubalducci [Thunderstorm Team/Meteonetwork] per la collaborazione prestata nella ricerca delle immagini radar e Diego Valeri [ITA.TOR.] per la valutazione trigonometrica)

domenica 30 novembre 2008

SPRITES DALL'ITALIA CENTRALE

Questo post è stato aggiornato il 5 dicembre 2008.

Altri sprites autunnali italiani!

Una delle stazioni ITA.TOR. (centro amatoriale per lo studio dei fenomeni vorticosi e temporaleschi in Italia), predisposta per la registrazione dei TLE (Transient Luminous Events), realizzata da Diego Valeri in provincia di Rieti, ha catturato i suoi primi sprites nella serata del 26 novembre, documentando due diversi eventi fra le 21h01m e le 22h23m UT (22h01m e 23h23m TMEC).

Valeri ha realizzato un'analisi trigonometrica, che riportiamo di seguito, dalla quale risulta che entrambi gli eventi si sono manifestati a Sud-Ovest rispetto al Golfo di Latina, ad oltre 140 km dalla stazione di ripresa.

Analisi trigonometrica degli sprites italiani del 26 novembre 2008

Diego Valeri (ITA.TOR.)

I video AVI ripresi dalla strumentazione, di 2.44±0.01s (Fig. 1) e di 2.52±0.01s (Fig. 2), mostrano l'evoluzione temporale di una categoria di eventi luminosi TLE noti come sprites.

21h01m36s UT

Durata: 0.109±0.01s
Coordinate sprite: 41.16±0.13 N - 12.48±0.13 E
Quota base: 64±7 km - 67±7 km s.l.m.
Magnitudine apparante: -0.5±0.2
Distanza min/max dalla stazione: 140±16 km - 156±18 km


Fig. 1: Immagine di sintesi ed analisi di Diego Valeri del primo evento documentato (Copyright Diego Valeri/ITA.TOR.)

I frames analizzati, mostrano un gruppo di 7 sprites, della categoria a colonna (column sprites), di diametro di 1.5±0.2 km, e di altezza 7.5±0.9 km dalla base dello stesso, posta ad una quota tra i 64±7 km (SP3 nell'immagine) e i 67±7 km (SP1). Il punto di partenza degli altri sprites (SP2 e SPg) è collacata entro la fascia chilometrica suddetta. La quota raggiunta in base allo studio video, seppur sfumata nel settore superiore delle colonne, è situata, per tutti gli eventi, a 74±8 km. La distanza in linea d'aria tra l'SP1 e l'SP3 dalla stazione CCD è, rispettivamente, di 156±18 km e 140±16 km, mentre la proiezione al suolo delle suddette misure, risulta essere di 137±15 km e 119±14 km, nella direzione media d'azimut di 195° con ±5° d'intervallo circa la posizione dei vari eventi. Nei calcoli, si è tenuto conto anche degli effetti distorsivi dell'ottica di ripresa utilizzata, della rifrazione atmosferica e della curvatura della superficie terrestre, anche se, vista la distanza inferiore ai 200 km, e l'altezza angolare di apparizione maggiore dei 15° dall'orizzonte del CCD, quest'ultime due voci d'errore sono poco influenti sulla determinazione delle distanze o delle quote. L'aberrazione ottica indotta dall'obiettivo grandangolare usato, di 104° di diagonale, incide marcatamente proprio sulla stima dell'errore associato alla misure (10.8 %), che risulta tanto maggiore, quanto minore è la scala (e quindi la risoluzione) dell'immagine utilizzata. La magnitudine apparente degli sprites è stata di -0.5±0.2, cioè di una luminosità di poco superiore alle stelle come Altair, nella costellazione dell'Aquila, o Rigel, in Orione, riporate angolarmente alla stessa superficie d'emissione delle colonne, essendo le prime sorgenti puntiformi, mentre i TLE sono di tipo superficiale.
La triangolazione sferica, permette di posizionare gli
sprites nello spazio tridimensionale: così il gruppo è apparso a 38±4 km, SW, davanti al Golfo di Latina (LT), in pieno mare Tirreno, a 41.16±0.13 N e 12.48±0.13 E, alle quote s.l.m. trattate precedentemente. In realtà ogni sprite ha una propria lontananza dall'osservatore, ma le differenze, tra esse, sono entro gli errori di misura della precedente distanza.
Per maggiori informazioni, si rimanda all'immagine di
Fig. 1.

22h23m56s UT

Durata: 0.110±0.01s
Coordinate sprite: 41.34±0.13 N - 12.70±0.13 E
Quota base: 67±6 km - 74±8 km
Magnitudine apparente: ca. -0.5±0.2
Distanza min/max dalla stazione: 141±12 - 146±13 km


Fig. 2: Immagine di sintesi ed analisi di Diego Valeri del secondo evento documentato (copyright Diego Valeri/ITA.TOR.)

Gli altri eventi (Fig. 2) risultano più vicini, in quanto i TLE seguono il movimento delle celle temporalesche generatrici, che per il settore SW del Lazio, hanno una direttrice cardinale da SW verso NE, come risulta anche dalle triangolazioni effettuate. Ma mentre le distanze in linea d'aria sono sensibilmente inferiori, quelle relative alle quote risultano incrementate di un 12.9 %. Infatti per l'SP1, la distanza è di 146±13 km, 118±12 km la relativa proiezione al suolo, una quota di formazione di 74±8 km e di "spegnimento" di 86±9 km; per al SP2, rispettivamente: 141±12 km, 67±6 km e 86±7 km. La larghezza lineare e la magnitudine apparente delle due colonne è pressoché la stessa delle precedenti, mentre l'altezza, intesa come lunghezza delle "colonne", è di 12±1 km (SP1) e 19±1 km (SP2). Gli sprites si collocano a 14±1 km, SW del Golfo di Latina (LT), alle coordinate geografiche decimali: 41.34±0.13 N e 12.70 ±0.13 E.


Fig. 3: Met-9, 26 novembre 2008, 22.30 UT. Immagine nel canale 10,8 μm + scariche ultimi 15 minuti (copyright per l'immagine Met-9, 2008 EUMETSAT; elaborazione Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica - Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare)

Complimenti a Diego e ad ITA.TOR. per le loro prime catture, con la speranza che presto possano ripetersi!